
CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Martedì 27 settembre 2016, il tramonto a Roma Sud scatena infuocati giochi cromatici sulla linea dellorizzonte. Il rosso che vira verso il viola e il giallo intenso abbracciano il blu e si tuffano nel mare
La Roma debutta in casa nel suo girone di Champions. La prima nel nuovo splendido impianto di Tor di Valle, là dove una volta c’era l’ippodromo di King, Soldatino e D’Artagnan. Del Pomata e di Mandrake, consacrati alla memoria collettiva. Sold out da giorni per un giorno atteso da tutta la città giallorossa. Pochi avrebbero scommesso su questo che si annuncia come l’evento dell’anno. Perché c’è una festa nella festa, un pieno di emozioni da vivere trattenendo il fiato e dando voce alla passione. Migliaia di cuori diretti verso l’avveniristica struttura per poter dire quel giorno c’ero anch’io e ho gridato forte perché una volta di più ne valeva la pena.
L’attesa sale e l’atmosfera è da sogno mentre il tifo ribolle e l’inno di Britten, mutuato da Haendel, fa vibrare l’anima giallorossa di una città. La Sud è un muro d’amore quando le due squadre fanno l’ingresso in campo. Si scorge subito la sua sagoma, accolta per l’ennesima volta, ma stavolta di più, da un’immensa ovazione. C’è il Capitano davanti a tutti, ancora e sempre lui a guidare la magica. Proprio oggi che compie quarant’anni. Un sogno. Un sogno?