IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Massimo risultato con (quasi) il minimo sforzo. Se non fosse stato per la sciocchezza di Osvaldo, la serata di ieri sarebbe stata perfetta. Ottavi di Coppa Italia, gara secca: la Roma batte 3-0 lAtalanta senza dannarsi lanima e vola ai quarti dove, a gennaio, troverà, in unaltra gara secca, la vincente di UdineseFiorentina. Nel gelo di un Olimpico semi deserto con meno di 10mila spettatori, alla Roma era chies
In porta cè Stekelenburg, al rientro dopo 41 giorni, in mezzo alla difesa Burdisso dà indicazioni a Romagnoli, diciotto anni ancora da compiere, allesordio ufficiale in prima squadra. Nei primi 20 la Roma non riesce però ad essere pericolosa, anche se Destro in attacco si dà un gran da fare e viene fermato da Raimondi in area con un fallo ma Russo, nonostante le proteste, lascia proseguire. E il gioco prosegue, con un possesso palla sterile da parte dei giallorossi che manovrano tanto senza mai trovare il varco giusto. Serve uninvenzione e la trova, al minuto 21, Miralem Pjanic che dal limite dellarea lascia partire un destro che passa in mezzo alle mani del pessimo Consigli e si insacca sotto la deserta Curva Nord. LAtalanta prova a farsi vedere qualche minuto dopo ma il destro al volo di Cigarini, servito da calcio dangolo, termina sul fondo senza impensierire Stekelenburg, così come il colpo di testa di Cazzola. Se lattacco dellAtalanta prova a combinare qualcosa, la difesa è da mani nei capelli e alla mezzora Osvaldo, servito rasoterra da Destro, deve solo accompagnare il pallone in rete per via di un pasticcio da quarta categoria tra Consigli e Raimondi. Per litalo-argentino è il primo gol in Coppa Italia, dodicesimo stagionale considerando anche il campionato (8) e la Nazionale (3). La squadra di Colantuono non si dà per vinta e sotto di due reti trova un po di coraggio e si butta in avanti, senza però essere mai davvero pericolosa.
Nellintervallo allora il tecnico dei bergamaschi inserisce De Luca al posto di Cigarini mentre Zeman lascia la Roma inalterata. E i risultati si vedono: al 5azione tutta in verticale De Rossi-Pjanic-Destro, lattaccante scatta da sinistra sul filo del fuorigioco e segna facile facile sotto la Sud il 3- 0, chiudendo la partita. Partita che, all8, viene però rovinata da Osvaldo che pensa bene, strattonato da Matheu, di rifilargli una gomitata sotto gli occhi di Russo che non può fare a meno di cacciarlo. Zeman al quarto dora è costretto a cambiare: fuori Destro per un colpo ricevuto (esce zoppicando e sorretto dai medici) e dentro Marquinho, che già si stava preparando per entrare. La Roma, sotto di un uomo, controlla la partita, prima chiede un rigore per fallo in area di Raimondi poi lascia un po di gloria anche a Stekelenburg, ottimo a parare distinto un colpo di testa ravvicinato di De Luca (intervento che replicherà anche a 10 dal termine su Parra). Mentre Zeman fa scaldare Dodò (che entra a un quarto dora dalla fine al posto di Balzaretti), Nico Lopez prova a farsi vedere con una bella azione personale ma il suo sinistro dal limite dellarea termina a lato.
La Roma potrebbe addirittura trovare il quarto gol ma Consigli per una volta fa la cosa giusta ed esce bene sui piedi di Marquinho lanciato a rete. E di fatto, lultima occasione. Gli ultimi minuti scorrono via tra la Sud che canta la società dei magnaccioni, Zeman che al 90 dà ancora indicazioni al limite dellarea tecnica e Russo che concede 3 minuti di recupero prima di mandare tutti a casa. Ai quarti di finale la Roma incontrerà, il 9 gennaio, la vincente di Udinese-Fiorentina, che si giocherà il 19 dicembre.