IL TEMPO (A. AUSTINI) - Se fosse alto e biondo come Balzaretti, per lui sarebbe tutto più facile. Invece il «piccolo» Ivan Piris è uno di quelli che deve sudare ogni giorno, combattere lo scetticismo a forza di sovrapposizioni, diagonali e chiusure.
Quello che piace di più di Piris è la sua «fede»: non cè unazione in cui non si proponga in avanti, anche se spesso viene ignorato dai compagni. Si riferisce proprio a questo Zeman quando dice che «dobbiamo sfruttare di più gli spazi esterni mentre spesso ci andiamo a chiudere al centro». Se inizieranno a farlo, Piris potrebbe diventare ancora più utile e guadagnarsi quella conferma che un mese fa sembrava davvero impensabile. Laccordo col Real Maldonado, una sorta di club virtuale che acquista e rivende giocatori in giro per il mondo senza mai schierarli, prevede un diritto di riscatto in favore della Roma per 4 milioni di euro dopo il milione di euro del prestito, ma come in tutti gli affari il prezzo è trattabile. Con un anno di ambientamento alle spalle, Piris può essere luomo giusto per far inserire senza fretta il terzino destro del futuro: Wallace resta lidea fissa della Roma. Il brasiliano è stato appena acquistato dal Chelsea, che ha investito 11 milioni e lo lascerà al Fluminense fino a gennaio. Restando nella rosa dei campioni del Brasile potrà partecipare serenamente al prossimo torneo sudamericano Under 20 e alla prossima Libertadores.