IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La chiusura dellanno è fantastica per la Roma, davanti a Pallotta e altri 55 mila tifosi: con la migliore esibizione della stagione umilia il Milan, 4 a 2, e si avvicina alla zona Champions che ora è a 3 punti. Dopo la sconfitta di Verona contro il Chievo, decisa anche dalle gaffe dellarbitro Bergonzi, è la
Da undici mesi la Roma non segnava tre reti nel primo tempo, gara del 21 gennaio 2012 contro il Cesena e vinta 5 a 1. Vuol dire che Zeman sceglie bene in partenza. De Rossi, riavuto il posto che gli compete, offre fisico e classe. Da regista ritrova il suo gioco, il suo sorriso e forse il suo futuro. Accanto ha Bradley come sentinella, alla sua destra Pjanic a inventare calcio. In attacco cè il tridente di inizio stagione: Lamela si riprende il posto da titolare sulla fascia destra e si scatena con due reti, Osvaldo è il centravanti e Totti, a sinistra, è il regista sul lato opposto a quello di Pjanic. In difesa ha di nuovo spazio Burdisso, per la squalifica di Castan, e con Marquinhos la coppia piace subito, per sostanza e carattere. Il senatore argentino urla per tenere alta la concentrazione e il giovane brasiliano si carica a ogni intervento stringendo i pugni come si fa dopo un gol. Goicoechea, dietro di loro, si sta rivelando quel che Zeman sapeva. Allegri, invece, riceve poco dal suo 4-3-3. Davanti Robinho fa qualche numero, il capocannoniere El Shaarawy per una volta sembra poco concreto e Boateng, in posizione centrale, è irriconoscibile.
In mezzora la Roma disintegra il Milan. Al tredicesimo Burdisso, su angolo di Pjanic, realizza la sua prima rete stagionale proprio nella notte in cui ritrova il posto da titolare: colpo di testa, saltando più in alto di Yepes, per l1 a 0. Il gol dellargentino regala certezze ai compagni. Anche perché i rossoneri hanno lunica freccia avvelenata in El Shaarawy che, prima del vantaggio giallorosso, spreca a lato e, subito dopo la prodezza di Burdisso, trova Goicoechea rapido e felino nelluscita a terra che gli toglie il gol dal piede. La Roma è in serata chic e il Milan si arrende presto. Totti fa il suo schizzo nel cielo stellato per il volo di Osvaldo, ancora con la statua Yepes. La seconda rete di testa della partita vale il 2 a 0 al minuto ventitrè e accende i cori, anziché per litaloargentino che sale a 9 reti in campionato, per Totti-gol, straordinario uomo assist e regista offensivo. Lamela non ci sta e, magnificamente arrotato il suo taglio da De Rossi, infila Amelia per la terza volta alla mezzora precisa, festeggiando il ricongiungimento a quota 9 con Osvaldo.
La ripresa si apre con linvito al gol di Osvaldo per Totti. Il capitano entra in area, ma il sinistro si strozza prima dellurlo dei tifosi che vogliono esultare con lui: palla sul fondo. Il Milan cerca di affacciarsi nella metà campo giallorossa, con un ritmo almeno decente. Allegri fa uscire Nocerino e inserisce Pazzini che affianca in mezzo El Shaarawy nel 4-2-4. Boateng si allarga a destra. Ma è la Roma a fare ancora centro. Totti per Balzaretti: ecco il cross giusto per Lamela che sorpassa il compagno nella classifica cannonieri. Al sedicesimo è 4 a 0 e, con il colpo di testa sotto la sud, largentino sale a quota 10 reti. A metà tempo standing ovation per lui. Tocca a Florenzi e anche a Destro per Osvaldo. Fischi per lex Bojan quando entra per Robinho. Boateng prende un palo, Goicoechea ferma il trottolino spagnolo. Rocchi dà il rosso esagerato a Marquinhos: fallo di mano, ma non è chiara occasione da gol. La Roma, in dieci, prende due gol nel finale: Pazzini conquista un rigore e lo trasforma, Bojan segna il gol dellex. Totti esce per Romagnoli: è il bello del debuttante, il capitano che lascia al diciassettenne, anche lui cresciuto nel vivaio.