Roma travolgente

23/12/2012 alle 09:29.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La chiusura dell’anno è fantastica per la Roma, davanti a Pallotta e altri 55 mila tifosi: con la migliore esibizione della stagione umilia il Milan, 4 a 2, e si avvicina alla zona Champions che ora è a 3 punti. Dopo la sconfitta di Verona contro il Chievo, decisa anche dalle gaffe dell’arbitro Bergonzi, è la

Da undici mesi la Roma non segnava tre reti nel primo tempo, gara del 21 gennaio 2012 contro il Cesena e vinta 5 a 1. Vuol dire che Zeman sceglie bene in partenza. , riavuto il posto che gli compete, offre fisico e classe. Da regista ritrova il suo gioco, il suo sorriso e forse il suo futuro. Accanto ha Bradley come sentinella, alla sua destra a inventare calcio. In attacco c’è il tridente di inizio stagione: Lamela si riprende il posto da titolare sulla fascia destra e si scatena con due reti, Osvaldo è il centravanti e , a sinistra, è il regista sul lato opposto a quello di . In difesa ha di nuovo spazio Burdisso, per la di , e con Marquinhos la coppia piace subito, per sostanza e carattere. Il senatore argentino urla per tenere alta la concentrazione e il giovane brasiliano si carica a ogni intervento stringendo i pugni come si fa dopo un gol. Goicoechea, dietro di loro, si sta rivelando quel che Zeman sapeva. Allegri, invece, riceve poco dal suo . Davanti Robinho fa qualche numero, il capocannoniere El Shaarawy per una volta sembra poco concreto e Boateng, in posizione centrale, è irriconoscibile.
 
In mezzora la Roma disintegra il Milan. Al tredicesimo Burdisso, su angolo di , realizza la sua prima rete stagionale proprio nella notte in cui ritrova il posto da titolare: colpo di testa, saltando più in alto di Yepes, per l’1 a 0. Il gol dell’argentino regala certezze ai compagni. Anche perché i rossoneri hanno l’unica freccia avvelenata in El Shaarawy che, prima del vantaggio giallorosso, spreca a lato e, subito dopo la prodezza di Burdisso, trova Goicoechea rapido e felino nell’uscita a terra che gli toglie il gol dal piede. La Roma è in serata chic e il Milan si arrende presto. fa il suo schizzo nel cielo stellato per il volo di Osvaldo, ancora con la statua Yepes. La seconda rete di testa della partita vale il 2 a 0 al minuto ventitrè e accende i cori, anziché per l’italoargentino che sale a 9 reti in campionato, per -gol, straordinario uomo assist e regista offensivo. Lamela non ci sta e, magnificamente arrotato il suo taglio da , infila Amelia per la terza volta alla mezz’ora precisa, festeggiando il ricongiungimento a quota 9 con Osvaldo.
 
La ripresa si apre con l’invito al gol di Osvaldo per . Il capitano entra in area, ma il sinistro si strozza prima dell’urlo dei tifosi che vogliono esultare con lui: palla sul fondo. Il Milan cerca di affacciarsi nella metà campo giallorossa, con un ritmo almeno decente. Allegri fa uscire Nocerino e inserisce Pazzini che affianca in mezzo El Shaarawy nel 4-2-4. Boateng si allarga a destra. Ma è la Roma a fare ancora centro. per Balzaretti: ecco il cross giusto per Lamela che sorpassa il compagno nella classifica cannonieri. Al sedicesimo è 4 a 0 e, con il colpo di testa sotto la sud, l’argentino sale a quota 10 reti. A metà tempo standing ovation per lui. Tocca a e anche a per Osvaldo. Fischi per l’ex Bojan quando entra per Robinho. Boateng prende un palo, Goicoechea ferma il trottolino spagnolo. Rocchi dà il rosso esagerato a Marquinhos: fallo di mano, ma non è chiara occasione da gol. La Roma, in dieci, prende due gol nel finale: Pazzini conquista un rigore e lo trasforma, Bojan segna il gol dell’ex. esce per Romagnoli: è il bello del debuttante, il capitano che lascia al diciassettenne, anche lui cresciuto nel vivaio.