CORSPORT (R. MAIDA) - Lopulenza non può essere un problema ma un rompicapo sì. Soprattutto in attacco, dove tre grandi calciatori si contendono un posto per una partita eccitante. Tutti e tre hanno problemi fisici, eppure tutti e tre hanno legittime speranze di giocare al fianco di chi Zeman considera sicuri titolari: Destro (ah, come cambia la vita in due settimane...) e Totti.
PERCHE ERIK - Lamela intanto è recuperato. (...) E' stato convocato, si sente in grado di giocare subito. Essendo il capocannoniere della squadra con 8 reti, e avendo le caratteristiche tecniche e fisiche per spostare gli equilibri, potrebbe essere il jolly della partita. Ma considerando le condizioni atletiche imperfette, potrebbe essere chiamato in causa in corso d'opera quando gli avversari saranno più stanchi. Meglio evitare ricadute: la caviglia è un'articolazione delicata.
PERCHE' DANIEL - (...) E' il centravanti titolare, è già rimasto fuori a Siena, è uno dei calciatori che più piacciono all'allenatore, è un ex della sfida. Eppure, Zeman potrebbe lasciarlo in panchina per scelta tecnica. Sarebbe anche una maniera per consentirgli di recuperare completamente dall'infortunio e di offrire alla squadra un contributo migliore rispetto alle delusioni di novembre. Se dovesse rimanere fuori Osvaldo tornerebbe dal primo minuto martedì, contro l'Atalanta in Coppa Italia.
PERCHE' MIRALEM - Alla fine, la scelta potrebbe cadere sull'unico...non attaccante del terzetto, a conferma di un'insolita elasticità da parte di Zeman. Pjanic, che non si sente un attaccante come confidò in estate dopo aver segnato un bel gol in amichevole al Rapid Vienna, ha dato ampie garanzie a Siena nel ruolo di trequartista che faceva quasi da specchio a Totti. E' tutto da valutare invece il suo rendimento da esterno puro. Ma in questo momento di grazia, con un buon equilibrio tra qualità del gioco e fase difensiva, Zeman sembra orientato a confermarlo. Molto poi dipenderà dagli acciacchi: Pjanic ha saltato un allenamento (uno solo...) per un problema al tendine d'Achille. Dovesse sentirsi poco pronto, ogni prospettiva sarebbe diversa. (...)