IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - E la notte di Dodò. O meglio dovrebbe esserlo. Il terzino brasiliano questa sera contro lAtalanta, a distanza di 41 giorni dallultima apparizione contro il Parma il 31 ottobre, potrebbe (Zeman alla vigilia non ha sciolto i dubbi) tornare in campo con la maglia della Roma. Un rientro che sarebbe importante. Sia per il ragazzo, sia per i tifosi giallorossi che vogliono tornare a vedere quello che, per colpa dei problemi fisici, appare ancora come un oggetto misterioso.
Un rientro che sarebbe importante. Sia per il ragazzo, sia per i tifosi giallorossi che vogliono tornare a vedere quello che, per colpa dei problemi fisici, appare ancora come un oggetto misterioso. Chiunque lo conosca, è pronto a scommettere sulle sue qualità. Il ragazzo, classe 92, si sente pronto. È voglioso di fare bene. Di mostrare a tutti il suo valore, le capacità di cui tanto si è parlato fin dal suo arrivo nella Capitale. A frenarlo è stato il recupero dal brutto, bruttissimo infortunio patito in Brasile e i conseguenti numerosi problemi legati alla ripresa dellattività fisica dopo un lungo stop. Problemi normali che, comunque, sembrano ormai essere alle spalle. Tantè che Dodò ormai da tempo si allena regolarmente con i compagni tranne quando cè la doppia seduta a cui il brasiliano partecipa in parte per non forzare troppo il ginocchio operato. Ora potrebbe essere arrivato il suo momento. E lui lo sa. Tantè che sta lavorando molto per farsi trovare pronto quando Zeman lo chiamerà in causa, probabilmente già stasera. A dimostrarlo sono i fatti: domenica, mentre la squadra si godeva il giorno di riposo dopo la vittoria sulla Fiorentina, Dodò era a Trigoria ad allenarsi. «Giorno libero? Non per me! Sono già a Trigoria per lavorare, buona domenica a tutti », le sue parole scritte su Twitter.
Come detto, i tifosi, e non solo, sono curiosi di vederlo giocare, di capire cosa è in grado di fare. Anche perché fino ad oggi Dodò ha disputato solo due partite ufficiali con la maglia della Roma. Due gare particolari, sfortunate. La prima, lesordio in A, il 28 ottobre contro lUdinese (3-2 per i bianconeri) quando il giovane brasiliano giocò 63 minuti prima di essere sostituito da Marquinho (uscì sul risultato di 2-2). La seconda, invece, è di pochi giorni dopo: 31 ottobre nella sfida del Tardini contro il Parma (persa anche questa 3-2). Partita che fu giocata su un campo in pessime condizioni data la molta pioggia caduta prima e durante la sfida (il brasiliano uscì sul risultato di 3-1). In tutto sono 131 i minuti giocati da Dodò in Serie A. A questi vanno aggiunti i 7 minuti disputati nellamichevole estiva contro lAris di Salonicco quando Dodò prese il posto di Piris e con un paio di giocate incantò i tifosi presenti allOlimpico. Il suo rientro potrebbe essere agevolato dal fatto che ora è una Roma diversa, molto più in forma di quella che ha lasciato. Una Roma super. Lui può essere la ciliegina sulla torta.