GASPORT (M. CALABRESI) - Ci sono le primarie anche a Trigoria. E le percentuali, a 72 ore dalla partita, sono più o meno le stesse della «forbice» dopo il ballottaggio tra Bersani e Renzi, uno che se la partita si fosse giocata al Franchi magari sarebbe tornato a indossare la maglia viola in tribuna. Daniele De Rossi davanti a Michael
Numero 1 Né Maarten Stekelenburg né Mauro Goicoechea lo portano sulle spalle, ma l'altro dubbio è proprio quello del portiere: l'olandese è fuori da 36 giorni, da martedì è in gruppo e sabato si prepara a tornare titolare, contro una squadra che gli evoca pessimi ricordi. Il 3-0 del Franchi di quasi un anno fa (il 4 dicembre), tre gol presi senza poter fare una parata, in uno dei giorni neri della gestione Luis Enrique. Goicoechea probabilmente tornerà in panchina: l'uruguaiano ha la macchia della papera nel derby, ma per il resto non ha avuto granché modo di dimostrare quanto vale. Ci saranno altre occasioni, magari già martedì in Coppa Italia con l'Atalanta.
Reparti in blocco Gara, quella, in cui Zeman potrebbe scegliere di fare turnover, più per vedere all'opera chi ha giocato meno che per far riposare chi lo ha fatto di più: il boemo ha i suoi fedelissimi, storicamente gli stravolgimenti di formazione non gli si addicono. A maggior ragione se i numeri sono dalla parte dei titolari: la difesa del «cinque su cinque» (Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti), sabato resterà tale anche se ieri, visto il piccolo problema accusato al ginocchio dal 18enne brasiliano, Zeman ha provato anche Burdisso in coppia con Castan. Pochi dubbi anche in attacco, anche perché gli uomini sono contati: Lamela, che con Osvaldo e Totti forma il tridente più utilizzato (otto volte) si è limitato a fisioterapia e differenziato, Tallo non si è mai visto e Nico Lopez con i titolari ci gioca solo a Trigoria. Osvaldo è recuperato, Destro e Totti sono lì: tre che «non possono giocare insieme» (come ripetuto da Zeman in più occasioni), ora possono. Aspettando Erik.