Il punto del lunedì - Cerruti, Mura, Sconcerti, Ansaldo

17/12/2012 alle 11:54.

La Roma si perde nella nebbia di Verona ed esce sconfitta di misura contro il Chievo. Il giorno dopo l'1-0 del Bentegodi, ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

LA GAZZETTA DELLO SPORT - A. CERRUTI

(...) Appena ha trovato una formula alternativa al suo preferito 4-3-1-2, Allegri ha rilanciato il Milan che ha guadagnato 3 punti preziosi nella rincorsa al terzo posto sulla Roma, sconfitta nella nebbia di Verona dal Chievo. E sabato sera si chiude il 2012 proprio con Roma-Milan, prima sfida diretta per inseguire un piazzamento . Due campionati fa bastò un pareggino ad Allegri per festeggiare lo scudetto. Stavolta, comunque vada, lo scudetto è prenotato da altri. Anzi da un'altra. Prenotato, però, non ancora vinto.

LA REPUBBLICA - G. MURA

(...) La continuità sembra averla trovata Allegri. Non sempre due punte avversarie faranno autogol, quindi non esageriamo nelle lodi a un Milan che non incanta col , ma sta rimettendo insieme i cocci e cercando di dare un senso alla stagione. Cosa che e Catania hanno già fatto, mentre la Roma si ritrova in mezzo al guado. Col Milan l'ultimo biglietto utile per sperare nell'Europa. A Verona Zeman non ha parlato. Strano, parla anche dopo le sconfitte più pesanti. Dev'esserci ben più del fuorigioco o meno di Pellissier dietro questo silenzio.

IL CORRIERE DELLA SERA - M. SCONCERTI

(...) è riuscito a costruire una macchina perfetta nel momento in cui le altre squadre hanno dovuto cambiare se stesse. O per ragioni economiche come il Milan, o per raggiunta usura come l'Inter. E' molto promettente la Roma, ma è piena ancora di alti e bassi. E' una squadra completa la Lazio, ma legata a undici uomini, non di più. E' al limite del suo progetto il , maltrattato in casa dal . Così la , campione d'inverno, è l'unica vera squadra competitiva. Lo sarebbe il Milan ora che ha trovato un attaccante formidabile, ma è partito troppo tardi. E vincere quando serve a poco non è un'indicazione definitiva. Vediamo quali sono i segreti. La differenza della è in parte nei giocatori, molto di più nel gioco. ha costruito una squadra non eccezionale ma esatta.

LA STAMPA - M. ANSALDO

(...) Mantenerne il passo (della ), sarebbe difficile per squadre dalla fisionomia definita e dal rendimento costante. Diventa un'impresa per chi manca di queste doti. L'esempio è l'Inter che si scioglie appena si alza l'asticella: ogni volta che si sentono rilanciati, i nerazzurri vengono respinti come chi sale su un tapis roulant che viaggia al contrario. II li imita, con una dosa di umoralità che non si può permettere chi punta allo scudetto. Il Milan paga la pessima partenza, la Roma ha infilato qualche partita per poi perdersi a Chievo, la Lazio idem, la ha giocato un bel calcio ma quando si è affacciata al vertice ha sbandato impietosamente. E una compagnia instabile come la colonnina del mercurio. Esattamente il contrario di cosa serve per viaggiare alla media della .