De Rossi, voglia di verità

07/12/2012 alle 08:39.

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Il giorno dopo il boom c’è la conta dei danni. Daniele De Rossi non ha preso bene una parte delle dichiarazioni rilasciate da Zdenek Zeman al Tg1. Specialmente quelle sulle in cui il tecnico fa riferimento alle presunte squadre che corteggerebbero Daniele. Tra l’altro sono parole che non

 
, arrivato ieri mattina a Trigoria, è salito subito ai piani alti della palazzina del Bernardini, condizionato dai titoli dei giornali, non avendo ancora sentito il registrato dell’intervista. e Baldini hanno accolto lo sfogo del calciatore, lo hanno tranquillizzato e gli hanno consigliato, prima di dare giudizi definitivi, di ascoltare la registrazione. Cosa che Daniele ha fatto. Rimanendo alla fine dell’idea che quella frase sulle squadre che (non) lo cercano, forse, Zdenek poteva risparmiarsela. Ma qual era lo scopo? Chi c’è dietro le frecciatine del boemo? La Roma vuole scaricarlo e Zeman è il mezzo del club? Sono tutti interrogativi vivi (e da tempo) nella testa di Daniele, che vuole arrivare alla verità. Il rapporto con Zeman non decolla, questa è l’unica certezza.
 
Tutto ciò, sia chiaro, non vuol dire che andrà via sicuramente (il Psg - al di là delle dichiarazione di - spera di averlo), così come non è scontato che adesso non giocherà più o lo vedremo poco tra i titolari. Anzi, la sensazione è che domani sera con la vada in campo. Da centrale, da intermedio, cambia poco. Sensazione sì, ma anche frutto di alcuni precedenti: un esempio su tutti, al di là di come è andata, Daniele il derby l’ha giocato da titolare. E da centrale. Sono passati tre turni, la Roma ha fatto nove punti senza e ora torna inevitabilmente il dubbio. Ieri, allenamento a Trigoria: Daniele entra in campo, saluta regolarmente il tecnico e si allena con tutti i suoi compagni. Zeman non lo schiera nella formazione titolare, cosa già successa e poi lo abbiamo visto titolare. Si dice che il terzetto di centrocampo anti sarà più con Tachtsidis regista. sta così e così e Bradley a Siena non ha giocato la sua migliore partita. E a questo punto le dichiarazioni di Zeman possono aver prodotto in solo una voglia di dimostrare già domani sera che il tecnico si sbaglia e che lui per la Roma (e viceversa) non è uno normale. Vedremo.
 
«È un protagonista di questa squadra - ha detto Perrotta a Sky - un giocatore eccezionale attaccato alla squadra e alla società: solo noi sappiamo quanta amarezza aveva negli spogliatoi dopo l’espulsione nel derby. Ha giocato qualche partita normale e ci si interroga su di lui, ma credo che non lascerà la Roma», continua Perrotta, interpellato anche sulla vicenda Sneijder: «Negli ultimi anni sta prendendo piede una tendenza che non mi piace: quando un giocatore rifiuta un rinnovo viene messo ai margini dalla società. All’estero non succede, lo considero un malcostume». Perrotta spera di giocare domani sera, dopo la resurrezione di Siena. «È stato un momento che non dimenticherò mai, quell’abbraccio con i compagni, il gol, valgono più di un trofeo. Zeman? Gioca da trent’anni nella stessa maniera, per lui conta fare un gol più degli altri, ma credo che questa Roma sappia difendersi comunque bene. Montella? Mi ha sorpreso come allenatore: equilibrato e bravo a far giocare bene le squadre».
 
Altre notizie dal campo: Lamela si è rivisto insieme con il gruppo e spera in una convocazione. Difficile che però Zeman lo mandi in campo dall’inizio. A Trigoria, il tecnico ha provato un tridente pesante, composto da , Osvaldo e . Con l’italoargentino che ha preso un colpo sulla caviglia e ha lasciato anzitempo il campo. Uno stop dettato da motivi precauzionali.