IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il 2012 romanista, che si chiuderà domani sera all'Olimpico nell'ultima affascinante sfida con il Milan, ha seguito in gran parte la stessa linea agrodolce che ha accompagnato il percorso del centrocampista di Ostia. Dalle scorie della deludente stagione con l'amato Luis Enrique, alle continue sirene di
Il lungo applauso ricevuto dai compagni durante la cena di Natale al momento di salire sul palco, hanno legittimato una stima e un nuovo punto di partenza, che lo stesso Zeman sembra pronto a concedergli già da domani. Nella settimana di prove infatti, il numero sedici è sempre stato utilizzato nell'undici, che sulla carta, affronterà i rossoneri. Un centrocampo completato da Pjanic e Bradley (rispettivamente nella posizione da intermedi di destra e sinistra), in una sorta di ritorno al passato o di aspettative estive, quando nel gioco delle figurine i tre occupavano l'idea della linea titolare. Una formazione utilizzata in questa stagione soltanto nell'esordio in campionato con il Catania e mai più riproposta. Con Florenzi pronto a tirare il fiato (con 16 presenze è stato il più utilizzato con Totti), anche per il resto dei reparti sembrano esserci pochi dubbi.
Con Goicoechea favorito ancora una volta su Stekelenburg, il blocco difensivo sarà ancora costituito da Piris, Marquinhos e Balzaretti, con Burdisso prima scelta nella sostituzione dello squalificato Castan. Lamela, pronto al rientro dal primo minuto, affiancherà Osvaldo e l'instancabile Totti. Numero dieci, che proprio ieri ha ricevuto a Trigoria una piccola delegazione della Virtus Roma di Basket. Uno scambio di maglie con Datome e un breve colloquio con D'Ercole e coach Calvani, a cui ha partecipato anche Baldini e un appassionatissimo James Pallotta. Poi per il capitano virtussino foto con l'amico De Rossi e conseguente twittata di rito: «Stima e rispetto per Daniele». La stessa che il popolo romanista è ansiosa di tributargli domani sera all'Olimpico.