LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il ritorno di Zeman, una ferita fresca per i tifosi del Pescara, una gara dal gusto diverso per il tecnico romanista. «Sono contento di tornare, anche se da nemico, ho ricordi più che positivi non solo per i risultati sul campo, ma
La trasferta di oggi pomeriggio a Pescara, nasconde quindi tanti significati emotivi per il tecnico boemo, che non riuscirà a restare impassibile come al solito. «Sono preoccupato perché conosco la forza della mia ex squadra anche se hanno perso giocatori importanti, ma continuo a essere convinto che possiamo giocarcela con tutti». Senza linfortunato Lamela, sarà Destro a chiudere il tridente con Totti e Osvaldo. «Ci sono tante possibilità: può giocare lui, a destra, dove lho provato tutta la settimana, ma anche Nico Lopez, oppure un centrocampista offensivo». Oltre a Lamela, non ci sarà De Rossi, che dovrà scontare la seconda delle tre giornate di squalifica rimediate durante il derby. «Non ho avuto problemi con lui, non so chi mette in giro queste cose. Abbiamo parlato tatticamente e tecnicamente delle partite come fanno tutti gli allenatori. Ancelotti lo corteggia? De Rossi è stimato da tanti, ma sta alla Roma». Rientra Tachtsidis, ma come regista dovrebbe essere confermato Bradley, con intermedi Pjanic e Florenzi. In pratica lo stesso centrocampo visto contro il Torino. In difesa qualche problema muscolare per Castan. «Ma penso sia risolvibile. Tra lui e Burdisso sta peggio Romagnoli».
Burdisso è tornato nella lista dei convocati e si gioca una maglia accanto a Marquinhos proprio con Castan. Ancora assente Stekelenburg, presente, ma non utilizzabile, Dodò. «Ancora non è pronto. Migliora, ma poi si blocca per problemi non legati al ginocchio operato». Finale sul raid a Campo de Fiori contro i tifosi inglesi. «Di queste cose non parlo, penso che non centrano nulla col calcio».