LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Pensi a Pescara-Roma e inevitabilmente incroci le dita: non per il risultato ma per il bilancio dellordine pubblico. Puntuale come i fuochi a capodanno, anche stavolta come nellestate 2010 e 2006 tra tifosi romani e pescaresi esplode la violenza. Una rissa tra tifosi fuori dallo stadio Adriatico, in zona universit
Dalla curva opposta piovono in campo a cadenza regolare petardi e bombe carta, quasi irridendo i pannelli luminosi che annunciavano il rischio sospensione in caso di esplosioni prolungate. Ma per il pubblico di casa è soprattutto la giornata del ritorno di Zeman, guida nella vittoria del campionato di serie B un anno fa. I tifosi non hanno dimenticato: applausi prolungati prima del match chissà come lavrà preso lignoratissimo allenatore pescarese Bergodi e qualche coro. Abbinato, nel corso del match, a quelli contro i romani bastardi. Testimonianza daffetto ricambiata dagli ospiti con gentili inviti: Pescara vaffa.... Dopo 5 minuti dallinizio, il pubblico può concedersi un coro inedito: «Olè olè, Destro, Destro», canta la (mini) rappresentanza romanista al nuovo idolo, che per festeggiare improvvisa un balletto seducendo la bandierina del corner. Dallaltra parte, ancora petardi. E tanti sbadigli.