GASPORT (M. CECCHINI) - C'è qualcosa di sottilmente beffardo che aleggia sul futuro prossimo della Roma. Pensateci. Zdenek Zeman e non solo è ormai salito sul banco degli imputati a causa del difficile inizio di stagione, tanto che la sfida di lunedì prossimo contro il Torino ha quasi il sapore di ultima spiaggia. Non a
Spazio agli epurati Cominciamo dal brasiliano che, per aver espresso perplessità sui movimenti difensivi proposti dall'allenatore, nel derby si è ritrovato in panchina a beneficio di Burdisso, che però contro i granata sarà squalificato. Ergo, spazio di nuovo a Castan. Discorso diverso invece per Destro. Se Osvaldo o Totti ( acciaccati) non ce la facessero a recuperare, toccherebbe a lui provare a «salvare» Zeman con cui il feeling è stato scarso, A centrocampo, inoltre, la questione si fa psicologicamente più complessa. Detto che De Rossi viene raccontato amareggiato per le ricostruzioni che sono uscite sui suoi colloqui con i dirigenti (la sua voglia di andarsene), Zeman ora ha il problema dell'assenza per squalifica anche di Tachtsidis, cosa che riapre le porte a Pjanic, ovvero il protagonista di uno dei casi del derby (gli insulti palesi e la spiegazione che non erano per l'allenatore). Una cosa è chiara: se la dirigenza ha accettato l'accantonamento di Destro per il buon rendimento dell'attacco, è stata invece assai più perplessa sull'esclusione del bosniaco. E allora ieri è andato in scena un sereno colloquio proprio tra il boemo e Pjanic. Quanto basta per ipotizzare una tregua utile a tutti.
Retroscena Montali Ma che la situazione sia insoddisfacente lo rivela anche un retroscena. Dopo il pesante k.o. con la Juve, cioè circa un mese e mezzo fa, due importanti dirigenti di UniCredit invitarono a Milano l'ex d.g. della Roma, Gian Paolo Montali, con cui i rapporti (anche per motivi extra-calcistici) sono ottimi da anni. A Montali fu chiesto cosa avrebbe fatto se si fosse trovato ancora alla dirigenza, soprattutto in tema di rapporti con lo spogliatoio, individuato come neo della gestione. Si informarono anche di una possibile convivenza con Baldini, magari con Sabatini più dirottato verso funzioni di scouting piuttosto che di mercato. Nulla di impegnativo, quasi una consulenza, ma in vista dell'imminente arrivo di Pallotta a Roma, poi, gli esponenti di UniCredit si dissero interessati a segnalare quel colloquio. Da quel momento comunque non ci sono stati sviluppi. Di certo, comunque, dalla banca filtra la solita preoccupazione, anche se il supporto non manca. Nella non brillante trimestrale appena licenziata, infatti, è scritto come da questo mese l'ammontare massimo delle linee di credito da parte dell'istituto sia salito a 45 milioni, a fronte della cessione dei diritti tv 2013-2014, anche se è sottolineato come la linea di credito dovrà essere integralmente rimborsata entro il 31 dicembre 2013. Come dire, entro un anno c'è bisogno che arrivino i risultati.