Roma, De Rossi va all'asta

16/11/2012 alle 08:30.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Uno scatto sulla crisi: Baldini, Sabatini e Fenucci concentrati sull’allenamento, per avere una visione migliore di una squadra in piena recessione. Immagini nitide: diversi calciatori scontenti, qualcuno infortunato e altri consapevoli di avere un rendimento indecente. La Roma lavora

non regala nemmeno quelli. Triste e isolato, Daniele non si fida ormai di nessuno, avendo capito che per il club giallorosso lui rimane soprattutto il grande problema di questa stagione, il più urgente da affrontare. Economicamente e tecnicamente. Se n’è accorto dai discorsi che due giorni fa gli hanno fatto Baldini e . E dalle ricostruzioni di comodo offerte ai media. La Roma ha preso le distanze dal suo vice capitano.
 
Oggi la debole sintonia tra Zeman e è solo lo smascherato pretesto per avere in mano la giustificazione al momento dell’addio. I dirigenti, da tempo, vorrebbero che a esporsi fosse Daniele che, anche mercoledì, ha ribadito di essere contrario a fare questo passo, pur avendo preso atto di come l’aria sia cambiata a Roma, ancora di più dopo l’espulsione nel derby. Baldini e , discutendo tra loro e anche con i procuratori di riferimento, si stanno muovendo per non azzerare il valore del cartellino che ha il prezzo giusto solo per il , a cui però il calciatore ha già detto no due volte, l’ultima ad agosto. Baldini ha provato ad aprire l’asta, dieci giorni fa, ma l’effetto è stato desolante. Nessuno si è fatto vivo. , invece, si sta occupando di trovare il nome del sostituto: il ds non ha ritenuto Verratti, l’anno scorso, giocatore da Roma e adesso, avendolo visto giocare in con il Psg e mercoledì sera da titolare in nazionale, ha dovuto riconoscere l’errore imperdonabile. Lo poteva prendere ad una cifra accessibile. Ma non è tempo di tormentarsi sulle gaffe del passato. Conta solo il presente o, nella peggiore ipotesi, il futuro: individuare, in poche settimane, il sostituto di , da prendere già nel mercato di gennaio, sa però tanto di pesca miracolosa. 
 
resterà a guardare per tre partite, Tachtsidis, anche lui squalificato, salterà solo la prossima contro il Torino, come Burdisso. Lunedì sembrano scontati i ritorni di e che nelle ultime settimane si sono scontrati con Zeman, il brasiliano, atteso oggi a Trigoria (oltre a lui, ieri mancavano ancora Piris e Tachtsidis), alzò la voce in campo a Marassi durante la gara vinta contro il , il bosniaco ha insultato il tecnico in mondo visione dopo la rete alla Lazio.
 
Il management giallorosso, su input della proprietà statunitense, ha il compito di assemblare i cocci, chiedendo a Zeman di far rispettare di più le regole interne e al tempo stesso di non scaricare in modo plateale giocatori per i quali sono stati fatti investimenti pesanti per il bilancio sempre più sofferente. E’ il caso di Stekelenburg: Baldini e (soprattutto) lo vogliono titolare. Il boemo è però deluso dal comportamento dell’olandese, lento nel rendersi di nuovo disponibile. Se fosse per Zdenek, contro il Torino confermerebbe Goicoechea. I suggerimenti si sprecano: lo vorrebbero utilizzato con più continuità, anche con l’esclusione di Osvaldo che, per i dirigenti, non deve avere sempre o comunque il posto garantito. Un giorno sapremo perché.