IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - E stata, prima di tutto, la sua vittoria. Perché le scelte forti fatte nel prepartita (Stekelenburg, De Rossi e Osvaldo in panchina per decisione tecnica e non fisica) potevano rivelarsi un boomerang qualora la Roma non fosse riuscita a portare a casa i tre punti. Cè riuscita eccome, invece, e mai come ieri sera la squadra scesa in campo era la squadra disegnata da Zdenek Zeman: «La partita più bella? E stata una buona partita, contro una buona squadra che gioca e lascia giocare. E noi ne abbiamo approfittato».
«Anche se giochiamo con tre attaccanti, dobbiamo riprendere la palla quando non ce labbiamo la spiegazione di Zeman Abbiamo fatto anche in altre partite cose buone e cose no, il secondo gol era evitabile stasera (ieri, ndr) ma sono comunque soddisfatto». Tachtsidis o De Rossi, gli viene chiesto. E la domanda è inevitabile visto che Daniele, al rientro dopo la squalifica, è finito in panchina: «Il greco ha fatto bene anche se ha sbagliato qualche palla. Daniele sul punteggio a nostro favore doveva proteggere la difesa e ha quelle caratteristiche. Io ho una rosa ampia, posso fare tante scelte e le faccio». Di De Rossi non si può non parlare, non si può non approfondire il discorso. Zeman sorride: «Bisogna chiedere a lui come sta vivendo questo momento. E normale che quando uno non gioca non è felice, ma io faccio le mie scelte. E lui è un professionista e lo sa che ci sono questi momenti. Magari non li ha vissuti direttamente, ma li ha visti in qualche compagno». [...]
«Osvaldo non stava benissimo, ma era a disposizione e ho deciso di alternarlo con Destro. Io comunque penso di volerli utilizzare anche insieme, uno al centro e uno largo». Il punteggio sarebbe potuto essere più rotondo se a Marquinhos non fosse stato annullato un gol regolare. A proposito del giovane brasiliano, 18 anni e ormai indispensabile in questa squadra, Zeman dice: «Mi dispiace che vada via per le qualificazioni al Mondiale Under 20, ma mi dispiace soprattutto che non si riesca a fare un calendario che non disturbi i campionati, succede lo stesso con la Coppa dAfrica».
Da un difensore a un centrocampista che, da due partite, sta giocando come punta esterno. Si diverte, Miralem Pjanic, e Zeman non perde occasione di complimentarsi: «Lho visto molto bene, in quel ruolo rende tanto e aiuta tanto la squadra in tutte e due le fasi, difensiva e offensiva». La classifica, infine, non si può non guardare visto che, almeno per una notte, la Roma è a 6 punti dalla Juve capolista: «E una questione di convinzione, ho sempre detto che ce la potevamo giocare con tutti e lo penso ancora. A parte Torino con la Juve, e forse il derby dove comunque il campo pesante e lespulsione hanno condizionato tutto, è sempre stato così. Vogliamo salire ancora e recuperare tutti quelli che abbiamo davanti. Uno alla volta, se si può, limportante è aiutarsi come stiamo facendo. Ora è più facile». E sempre una questione di convinzione.