IL TEMPO (A. SERAFINI) - Dimenticare in fretta questa volta sarà più difficile. Perché nel porto sicuro di Coverciano, almeno per i prossimi due giorni, il posto per Osvaldo e De Rossi non ci sarà. Il fortino della nazionale, che è già stato occasione di rifugio per entrambi dopo l'esclusione zemaniana dalla gara con l'Atalanta,
Il colpo rifilato a Mauri e la conseguente esclusione dal gruppo dei convocati azzurri, certifica i vari codici etici di un imbarazzato Cesare Prandelli, rigoroso sul rispetto delle regole, ma morbido quando si entra nello specifico: «Non ho alcun dubbio sulla persona De Rossi, ogni tanto parte la vena anche se non dovrebbe capitare. Daniele è troppo tifoso, va fuori giri per troppa generosità. Gli parlerò nelle prossime ore e sono sicuro che quel gesto gli servirà da lezione anche in vista dei prossimi Mondiali».
Discorso diverso per l'italo argentino, costretto a tornare nella capitale a causa del solito fastidio al piede destro. Un colpo accusato domenica all'Olimpico, sempre nella zona che gli causato più di un fastidio nelle ultime settimane. Osvaldo tornerà probabilmente giovedì ad allenarsi a Trigoria, giorno in cui si uniranno anche gli ultimi reduci giallorossi del gruppo azzurro che affronterà la Francia mercoledì al Tardini. Se Destro spera quantomeno di ritagliarsi uno spazio maggiore di quello che sta trovando nella sua nuova avventura romanista, anche Balzaretti proverà a scendere in campo nonostante un colpo ricevuto alla cavi: «È impossibile dimenticare quello che è successo, anche se qui in nazionale va meglio. Abbiamo sbagliato tutti quindi De Rossi non deve diventare il capro espiatorio. Lui è contento di Roma, su questa storia si sono fatte troppe chiacchiere».
Esclusione eccellente, che apre le porte alla prima convocazione ufficiale tra i grandi per Florenzi: «Questo per me deve essere un punto di partenza, non devo montarmi la testa. Il primo derby? Ero emozionato, l'ho sentito particolarmente. Dovevamo dare tutti qualcosa in più».