IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Lesione legamentosa del compartimento esterno della caviglia destra». Dice così il comunicato della Roma. Prognosi di tre settimane, Erik Lamela salterà sicuramente Pescara, Siena e Fiorentina. Potrebbe tornare in campo il 16 dicembre contro il Chievo. Erik è stato tradito dalla generosità, raccontano a Trigori
La valutazione sbagliata dellentità dellinfortunio ha però inevitabilmente complicato la faccenda. E tutto sommato la Roma può tirare un sospiro di sollievo, perché fino allesito degli accertamenti strumentali cera chi temeva uno stop ancora più lungo. Un sospiro relativo, chiaramente, perché perdere Lamela adesso è una dannazione. Otto reti in dodici presenze, il record di "Sciabbolone" Volk delle sette gare di fila in gol sfumato alla sesta, un magic moment che ha fatto dimenticare lo scetticismo di un anno fa, quello tipico di Roma, lo stesso che stronca quasi ogni nuovo arrivo, che boccia a prescindere baby e meno baby, Marquinhos (ora) come Osvaldo (dodici mesi fa), salvo poi venire confutato dai fatti, dai recuperi prodigiosi in difesa (Marquinhos) o dai gol in rovesciata (Osvaldo).
La fama di Lamela ha valicato, anche se da tempo ormai, i confini nazionali. Yahoo, Yahoo UK, ovvero United Kingdom, ha reso omaggio al campione argentino. «Lamela evokes memories of Roma greats», «Lamela evoca ricordi della grande Roma», scriveva ieri uno dei più potenti portali al mondo. Nellarticolo, Erik viene celebrato attraverso paragoni storicamente importanti. «È entrato a far parte, insieme a Pedro Manfredini, Pierino Prati e Roberto Pruzzo, nel gruppo di giocatori che hanno segnato al loro debutto in giallorosso. "Potrebbe essere il mio erede", ha detto Francesco Totti». In un passaggio viene anche citato Sabatini. «Se Lamela non diventerà un campione, vorrà dire che sono un asino e dovrò cercarmi un nuovo lavoro». I fatti, di nuovo quelli, dicono che continuerà a fare il direttore sportivo.
Lamela a parte, a Trigoria è comunque tornato il sereno. Per Zeman, ma anche per Sabatini, la Roma ha giocato una delle sue migliori partite. Entrambi hanno visto una squadra virile, seria, concentrata. Magari entrambi si sarebbero attesi qualche gol in più, ma dirigenza e staff tecnico si considerano pienamente soddisfatti. Prima del 4- 1 al Palermo, la posizione di Zeman era in bilico. Dopo il derby, le perplessità erano tornate. Il 2-0 ai granata sembra avere fugato ogni dubbio. Però servono altre conferme che la strada imboccata è quella giusta, bisogna assolutamente fare altri 3 punti e lassenza di Lamela, con un attacco del genere, non potrà mai essere un alibi qualora la missione-Pescara fallisse. Mai.