Lamela punta Volk per salvare la Roma

19/11/2012 alle 09:03.

GASPORT (A. PUGLIESE) - Guaita, Totti e Balbo se li è già messi alle spalle domenica scorsa, all'inizio del derby. Cosa che era già successa in precedenza con altri bomber giallorossi d'autore come Amadei, Pruzzo, Batistuta e Montella. Davanti, ora, c'è solo Rodolfo Volk, ma se Erik Lamela dovesse segnare anche stasera, allora le porte della storia giallorossa per lui sarebbero aperte d'incanto e il suo nome cristallizzato già da ora nella Hall of

A caccia di stelle Per superare il Torino imbattuto in trasferta (una vittoria e 5 pareggi) e con la seconda miglior difesa della Serie A (10 gol subiti, meglio ha fatto solo la con 9), Zeman si affida quindi ancora al tridente delle meraviglie. Un tridente in cui proverà a inventare giocate su giocate, Osvaldo alla fine dovrebbe essere in campo stringendo i denti (e magari con un'infiltrazione antidolorifica) e Lamela si dovrà sdoppiare nel solito doppio ruolo: tagli offensivi e recuperi difensivi a iosa, visto che delle tre punte è l'unica che dà equilibrio in fase difensiva, spesso e volentieri giocando anche al di sotto dell'interno di centrocampo di riferimento. «Prima della doppietta di El Shaarawy a , Erik era capocannoniere del campionato — ha detto ieri Zeman — Non era abituato a fare tanti gol, è un ragazzo valido sia tecnicamente sia fisicamente. Può migliorare ancora nei movimenti senza palla, ma a me dà già tanta soddisfazione così». Dovesse segnare anche oggi, dunque, Erik striscerebbe per la settima gara consecutiva. Nella storia della Roma, appunto, ci è riuscito solo Rodolfo Volk nel 1931 (il quale, in realtà, segnò per otto partite di seguito, ma con una partita saltata in mezzo).

Che numeri Finora, Lamela è anche quello con la media gol più alta tra gli attaccanti giallorossi: 8 gol in 828 minuti, uno in media ogni 104. è molto più lontano (4 gol in 914 minuti, uno ogni 229), Osvaldo si ferma a metà, ma molto più vicino ad Erik (6 reti in 717 minuti, una ogni 120). Insomma, il differenziale giallorosso in positivo è sicuramente l'attacco ed a questo si affiderà, appunto, Zeman per mantenere la tradizione negativa del Torino in casa dei giallorossi (41 sconfitte, record negativo in assoluto per i granata fuori casa). L'unica incognita, alla fine, può essere la caviglia destra di Osvaldo, ancora dolorante. L'italoargentino stringerà i denti, c'è da scommetterci su, anche perché Zeman lì davanti non vuole cambiare niente. In caso contrario, toccherà a al centro dell'attacco. L'impressione, però, è che resterà comunque un tridente di fuoco, l'unico in grado davvero di ridare entusiasmo alla gente giallorossa.