Greco, la gloria lontano da Roma

08/11/2012 alle 08:29.

CORSPORT (S. DI SEGNI) - L’urlo da Champions non era una prima assoluta, ma fa ancora uno strano effetto. Quasi come quello di due anni fa, quando Leandro Greco esordì in Europa con la Roma di Claudio Ranieri e andò in rete contro il Basilea, in Svizzera: poca pubblicità alle spalle, quel sinistro è stato il suo spot. Quattro

NELLA CAPITALE - Così Roma si accorse di avere in prima squadra un altro figlio del settore giovanile: Leandro era cresciuto in silenzio, era maturo, era già papà. Tra la gestione Ranieri e quella Montella accumulerà quattordici presenze in campionato, poi altre diciannove con Luis Enrique: è un calcio semplice, quello di Greco. Non sarà un samba, ma è efficace. E delude di rado. Il 13 febbraio scorso la Roma gli ha rinnovato il contratto, in scadenza il 30 giugno: la tempistica è stata aggiornata al 2015, ma quella con il tecnico asturiano alla guida dei giallorossi sarà anche l’ultima stagione di Greco a Trigoria. Il 24 luglio è passato all’Olympiacos a titolo definitivo: aveva più di un’opzione - e più di una ne ha rifiutata -, sapeva di poter ambire ad un club che giocava in Europa, l’esperienza all’estero lo stuzzicava.
 
PROTAGONISTA - Martedì ha indirizzato il risultato di Olympiacos-Montpellier, realizzando il gol del 2-1 contro i francesi a dieci minuti dal termine, prima che Mitroglou mettesse in cassaforte il risultato. «La squadra ha dimostrato carattere, possiamo andare in Germania e giocarci la qualificazione», così il centrocampista. In Germania, i greci affronteranno il 21 novembre lo Schalke. Poi l’ultimo appuntamento in casa, contro l’: i giochi sono aperti, i tedeschi distano due punti, gli inglesi uno soltanto. (...)