IL TEMPO (E. MENGHI) - Ride Cassetti quando racconta la partita che lo ha fatto entrare nel cuore dei tifosi: era il 6 dicembre del 2009, minuto 77, Vucinic crossa, lui segna e consegna alla Roma la prima stracittadina della serie positiva (5 vittorie), interrotta l'anno scorso con l'avvento di Luis Enrique. «Probabilmente quello è stato il momento più emozionante della mia carriera a Roma
Ma De Rossi sembra sentirlo ancora tanto e Zeman non l'ha nascosto nella conferenza stampa post-Palermo, che ha riacceso la fiamma delle vecchie incomprensioni tra i due: «Secondo me - dice Cassetti - è una non notizia. Ho sentito Daniele a inizio stagione e mi ha raccontato che si trovava molto bene con Zeman. Lui è uno dei giocatori più forti nel ruolo in cui lo vede il boemo (interno destro, ndc) e ce ne rendiamo conto anche quando gioca in Nazionale». Infine, un appunto a Zeman: «Una volta che la squadra riuscirà a mettere in pratica gli automatismi su cui lavora tutta la settimana, riuscirà ad essere molto propositiva. Però segnare non basta a stare tranquilli, c'è sempre il problema dei gol subiti».