IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - «Scommettere un dollaro sulla Champions? Sì, certo». Michael Bradley ci crede. Crede, quantomeno, che la Roma potrà lottare fino allultimo per conquistare un posto in Champions League. È arrivato
La speranza per la Roma è che questo momento prosegua anche a Trigoria. Lunedì, viste le assenze di De Rossi e Tachtsidis, sarà lui ad agire da regista e ad avere in mano le redini del gioco della Roma. Una bella responsabilità, considerando che i giallorssi ritroveranno i tifosi dopo il ko nel derby. È un momento difficile, ma Bradley non fa drammi: «Nel calcio a volte non è semplice spiegare le cose. Io credo che sia anche una questione di sfortuna, non vedo particolari problemi allinterno della squadra o nello spogliatoio. Ci sono alcune cose che non vanno e che vanno sistemate, ma io ci credo e ho fiducia. E non penso - aggiunge - che sia un problema, almeno per ora, essere distanti dal terzo posto. Cè tempo». Il tempo cè, sicuramente, ma non bisogna perderne altro. Lui sta cercando di farlo. Linizio di stagione è stato complicato per via di una lesione muscolare che lha tenuto fuori un mese, ma adesso sta diventando uno dei punti fermi della squadra, anche perché sembra aver capito, più di altri, come interpretare il ruolo di interno.
Allesordio in giallorosso, nella prima di campionato contro il Catania, subito un assist decisivo per il gol del 2-2 di Nico Lopez. Alla seconda presenza arriva il primo gol, un destro sotto misura che sigla il 2-0 allAtalanta, la prima vittoria allOlimpico dei giallorossi. Poi i tre minuti finali nella trasferta di Genova fino alle ultime tre partite (Parma, Palermo e derby) giocate sempre da titolare. Lunedì, come detto, ci sarà il poker: «In questo momento dobbiamo parlare poco e fare le cose sul campo. Seguiamo tutti una squadra, che è quella dellallenatore. Siamo convinti di quello che stiamo facendo, nel derby volevamo vincere a tutti i costi e anche lunedì sarà così». La speranza è che il risultato sia diverso.