CORSPORT - Puntuale, puntualissimo, addirittura in anticipo sull'orario dell'intervista. La faccia da bravo ragazzo di Bojan Krkic viene confermata anche nei fatti, ovvero dai modi e dalla buona educazione. In testa, invece, questo ventiduenne spagnolo ha le idee chiare
E cambiato qualcosa per lei rispetto a Barcellona?
«No, ciò che faccio qui è proprio ciò che facevo in Spagna. Mi divertivo allora e mi diverto adesso».
Lanno scorso alla Roma era diverso?
«Premesso che penso di aver disputato una buona stagione, mi venivano chieste altre cose. Tipo correre di più. Muovermi maggiormente senza palla. Insomma, fare un altro tipo di lavoro, più tattico. Tutte cose che non sono così naturali per me e per le quali, quindi, incontravo più fatica».
E per questo che è andato via?
«Mi trovavo bene a Roma. In realtà, credo che il calcio centri poco in questa scelta. Giustamente, dopo aver effettuato investimenti importanti e costosi, la società preferiva puntare e dare più spazio ai giocatori di sua proprietà. Non trovo nulla di sbagliato in questo, ma io ero lì solo in prestito».
Anche al Milan è arrivato con la stessa formula
«Il mio obiettivo è quello di essere riscattato. Nessuno arriva in rossonero per restare soltanto un anno».