Al Tardini la Roma va a fondo

01/11/2012 alle 09:11.

IL ROMANISTA (V. META) - Sarà che la notte era stregata per definizione, fatto sta che i fantasmi della Roma sono ancora tutti lì, insieme alla seconda sconfitta in quattro giorni. Il risultato è lo stesso dell’Udinese, le modalità con cui è arrivato lo sono solo in parte: segna ancora Lamela (quarto gol consecutivo), arriva il 25’ e la Roma viene progressivamente risucchiata nel vuoto di idee già visto nelle ultime due partite a tutto vantaggio di un Parma tutt’altro che irresistibile eppure molto ordinato, che a metà ripresa si ritrova a vincere 3-1.

La Roma soffre il gioco sulle fasce, al 25’ per poco Biabiany non arriva di testa a deviare il cross di Parolo, poi è Rosi che prova la conclusione di , palla alta. L’1-1 si materializza al 34’: Dodò manca la chiusura sulla lunga rimessa di Mirante, il pallone arriva a Belfodil, che resiste al ritorno (in ritardo) di e batte Stekelenburg sul secondo palo. L’incubo si completa tre minuti più tardi, quando Parolo raccoglie un cross dalla destra ed è libero di calciare due volte, visto che la prima la palla gli resta lì ma ormai il è a terra, intorno non si vede un difensore che sia uno e al secondo tentativo la palla entra. Si ricomincia con l’esordio di Goecoechea, che va a prendere il posto dell’infortunato Stekelenburg e che è decisivo già dopo una manciata di secondi togliendo dalla porta un colpo di testa di Belfodil in anticipo su Marquinhos. Tutte le idee della Roma passano per Lamela, e non sono molte: al 5’ prova a mandare in area Bradley, che però si fa anticipare, poi Mirante neutralizza un tentativo al volo di Maquinhos, poco prima che il disastro assuma proporzioni ancora più imbarazzanti: conclusione di Biabiany respinta da Goecoechea, che dice di no anche alla ribattuta di Belfodil, ma non può nulla su quella di Zaccardo, che coglie impreparato Piris sulla linea.

Zeman prova a cambiare qualcosa inserendo Marquinho e Perrotta per Dodò e Bradley, ma l’occasione per riaccendere le speranze se la conquista insieme al rigore che al 26’ si fa parare, ma poi è bravo a ribattere in rete. Comincia l’assedio alla risaia del Parma, che al 39’ resta pure in dieci per il secondo giallo rifilato a Belfodil, ma non c’è niente da fare, i fantasmi non se ne vanno.