Zeman non cambia

31/10/2012 alle 09:18.

IL TEMPO (A. SERAFINI) - A prescindere che si tratti del sistema di gioco, del proprio credo e delle posizioni dei vari interpreti in campo. La terza sconfitta stagionale (la seconda subita in rimonta all'Olimpico) non scalfisce le convinzioni di un granitico Zdenek Zeman, pronto a spingere sullo stesso tasto, nonostante le prestazioni e i risultati della sua Roma continuino a mostrare crepe e preoccupanti scricchiolii.

Nessuno si azzardi dunque a parlare di falle nel suo amato , o di prevedibilità giallorossa: «È così prevedibile, che con l'Udinese dopo mezz'ora dovevamo stare 4-0. Probabilmente ci mancano sei punti, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Obiettivo terzo posto? Sicuramente sì». E nel conto delle responsabilità e dell'analisi sui continui cali di tensione che subisce la squadra, il boemo punta il dito senza mezzi termini: «Anche io ho le mie colpe perchè sono il loro tecnico, ma credo che in queste prime giornate ci siano stati più errori individuali che di squadra. Abbiamo pagato ingenuità in continuità e nella concentrazione». Un concorso di colpa quindi tra tutti i reparti, con un occhio di riguardo alla difesa: la più battuta fin'ora in Serie A: «Tatticamente noi dovremmo giocare un calcio diverso da quello che si faceva prima. Per ora c'è un problema difensivo, dei quattro difensori non ho visto un gruppo unito che collabora. Il fatto che siano tutti nuovi non ci aiuta». L'assenza di Tachtsidis a Parma, offrirebbe nuovi spunti anche per quel che riguarda le opzioni per il sostituto ideale del greco, diventato pallino fisso nella testa del boemo nonostante i controversi giudizi del campo. E quando si accenna al possibile ritorno di nella posizione di regista, Zeman riaccende le sue più profonde convinzioni: «Magari Bradley è più abituato a giocare mediano. Mi meraviglia che voi siete qua e sapete che gioca nella Roma da 10 anni: a me risulta che il regista lo facesse sempre Pizarro». Con la risposta pronta anche a chi gli fa notare che si sbaglia guardando la scorsa stagione con Luis Enrique: «Se è per questo ha fatto anche il centrale di difesa. Daniele ha giocato per 8 anni da intermedio , non vedo dove potrebbe avere problemi quest'anno».

Quei problemi in più che sta invece attraversando : «In questo momento non sta andando al meglio, perchè non riesce a fare filtro a centrocampo, ma è un giocatore importante». Una frecciata dopo l'altra che colpisce anche : «Osvaldo, (oggi alla 650ª partita in carriera, ndr) e Lamela ora mi danno affidamento, ma Mattia sarà utile e servirà alla Roma». Chiudendo il cerchio con chi mette in dubbio la sua permanenza: «Leggo che la mia posizione sarebbe in bilico. Strano, a me la società non ha detto niente».