IL MESSAGGERO (U. TRANI) - LItalia vola verso il Brasile: dieci punti nelle prime quattro gare delle qualificazioni mondiali e primo posto in solitudine nel gruppo B, con la Bulgaria che insegue a meno quattro. A Milano la nazionale supera 3 a 1 la Danimarca, terzo successo di fila, anche se deve giocare tutta la ripresa in
Prandelli sceglie la rotazione per accelerare verso il mondiale 2014. Con il forfait di Buffon, sono cinque le novità rispetto alla gara di venerdì sera a Yerevan. Entrano De Sanctis per il capitano, i due terzini Abate e Balzaretti rispettivamente per Maggio e Criscito, Chiellini per Bonucci in mezzo alla difesa e Balotelli, per la prima volta a San Siro in maglia azzurra, per Giovinco che non sta bene e nemmeno va in panchina. Solo il centrocampo non cambia. Saranno proprio due degli interpreti del quadrilatero a indirizzare lincontro. Montolivo, liberato in corsa da Balotelli con una sponda di tacco su verticalizzazione di Marchisio, colpisce forte di destro, da fuori area, per luno a zero al minuto trentatré e ancora De Rossi di testa, su pennellata da destra di Pirlo, per il raddoppio al trentasettesimo. Il romanista festeggia la terza rete stagionale, la seconda di fila dopo quella allArmenia. Tre gol, tutti in nazionale e tutti di testa, a cominciare da quello ad agosto contro lInghilterra e tredicesimo in assoluto in maglia azzurra.
Prima delle due reti lItalia sbanda contro la Danimarca, mai più incontrata dopo il biscotto che questi avversari confezionarono con la Svezia per eliminarci dalleuropeo portoghese del 2004. La nazionale di Olsen si appoggia bene a destra su Jacobsen, terzino che affonda bene accanto a Rommendhal nel 4-2-3-1. Il gioco lo fa Kvist e la classe la mette il ventenne Eriksen che cerca, con il pressing, di soffocare Pirlo quando il regista azzurro è chiamato a impostare lazione fuori dellarea di De Sanctis. Bendtner, il centravanti della Juve, è però arruginito. In campionato, con i bianconeri, solo tredici minuti contro il Chievo il 22 settembre. Su cross da destra di Jacobsen indirizza subito a lato. E qui non centra Juve-Napoli: lattaccante non pensa alla sfida di sabato come Buffon, assente per non perdersela, e altri tra i suoi avversari.
De Sanctis si fa perdonare una gaffe di piede volando sul destro di Eriksen e deviando in angolo. Mentre Balotelli spazza larea azzurra nel momento più critico. LItalia inizia la sua partita al diciannovesimo: botta da fuori di Marchisio e salvataggio di testa sulla linea dellex giallorosso Kjaer. Osvaldo ha una palla buona, su iniziativa di Abate e contrasto sul primo palo tr4a il portiere Andersen e Balotelli. Favorito dalla carambola, il romanista appoggia di testa sul fondo. Agger lo imita, alzando sopra la traversa nellarea azzurra, su torre di Kjaer qualche secondo dopo una parata con la gamba, anche un po casuale, di De Sanctis su incursione di Kvist.
Luno-due in poco più di tre minuti dopo la mezzora avrebbe dovuto tranquillizzare la nazionale che, invece, si complica sul più bello la serata, chiudendo male il primo tempo e iniziando peggio la ripresa. A fine recupero la rete di Kvist, destro al volo dal limite, con la difesa azzurra distratta e impreparata e sedici secondi dopo il rientro in campo Osvaldo colpisce con una inutile manata Stokholm ricevendo il rosso (il 2 settembre contro lInter, un altro rosso) . Il centravanti e De Rossi, ammonito e squalificato perché in diffida, salteranno la trasferta di marzo a Malta.
In dieci, però, lItalia riesce lo stesso a mantenere la sua identità. Senza modificare, con un uomo in meno, il sistema di gioco. Quattro difensori, tre centrocampisti e Montolivo dietro lunica punta in campo. Pirlo lancia Balotelli che segna con tocco leggero sulluscita del portiere Andersen al nono: è la sua quinta rete azzurra. De Sanctis ha un po di lavoro in più e risponde decentemente. Spazio a Candreva, Giaccherini e Destro, applausi a Marchisio, con la spalla sinistra che lo preoccupa, Montolivo e soprattutto a Balotelli che ritrova tanti amici e il gol alla prima partita della stagione con lItalia.