GASPORT (M. CALABRESI) - Rivedendo una delle prime interviste di Pablo Daniel Osvaldo in Italia, a Bergamo, viene da sorridere: maglione a collo alto verde acqua, minuscolo orecchino al lobo e traduttrice. Timido e spaesato, il contrario di adesso:
Zeman e l'Atalanta La Roma di Luis Enrique lo scorso anno ci riuscì proprio contro l'Atalanta, salvo poi tornare nell'incubo, e Osvaldo segnò il suo unico gol contro la sua prima squadra italiana. Che lo accolse per sei mesi, il tempo per Zeman di notarlo e portarlo a Lecce. Galeotto fu un Brescia-Atalanta Primavera del 28 gennaio 2006, 3-1 per i bergamaschi: la Serie B giocava di domenica, dando modo all'allenatore della prima squadra di vedersi le partite dei giovani, con Zeman impressionato da quell'argentino col maglione a collo alto verde acqua.
Maturato Ne è passato di tempo: Osvaldo è uomo e giocatore, e anche una delle poche note positive della Roma zemaniana. Centravanti senza se e senza ma: nelle tre partite in cui è partito titolare (Catania, Inter e Juve), ha sempre giocato al centro dell'attacco e, dato confortante, ha sempre segnato.
Pablo & Destro Domani, dopo averlo fatto in Nazionale, Osvaldo dovrebbe tornare a giocare con Destro anche nella Roma: i due hanno instaurato un buon rapporto, nonostante la «rivalità» per un posto da titolare, prima che Zeman schierasse Destro esterno viste anche le difficoltà di Lamela. L'ultima volta che Osvaldo e Destro hanno giocato assieme dall'inizio? A San Siro, unica vittoria della Roma sul campo. A loro il compito di smentire le casualità.