IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - La Roma delle tre sconfitte in otto gare, della peggior difesa del campionato e dei dieci punti su quindici persi allOlimpico non riesce ancora a integrare nel proprio telaio tre giocatori che nella passata estate hann
Cominciamo da Destro, che alla Roma costerà tra prestito e riscatto 16 milioni di euro. Per Zeman «non può giocare con Totti e Osvaldo», quindi è lalternativa delluno o dellaltro. Domanda:
ma se Destro non era così indispensabile, perché è stato acquistato a tutti quei soldi? Possibile, si chiedono i tifosi, che la Roma quando ha fatto di tutto per strapparlo alla concorrenza di Juventus e Inter non conoscesse a fondo le sue caratteristiche, di fatto non adatte al 4-3-3 zemaniano? Lex attaccante del Siena è partito dallinizio soltanto tre volte, due da centravanti e una da esterno destro: zero gol allattivo, tante buone intenzioni mai diventate realtà. Avrebbe bisogno, probabilmente, di andare in campo con maggiore continuità, ma finora non cè riuscito o non gli è stato concesso. Laltra sera è stato impiegato nella parte finale della partita al posto di Totti ma, di fatto, non lha mai beccata. Le responsabilità per un rendimento così scarso non possono essere esclusivamente sue.
«Pjanic non può giocare mediano perché non sa difendere come un grande calciatore», ha dichiarato sabato Zeman che, circa un mese fa, aveva detto
«Pjanic non può giocare a sinistra dove cè Totti». Sempre il boemo al termine della partita contro lUdinese ha confidato che Pjanic, impiegato a sinistra nella zona di Totti, aveva giocato perché Florenzi non stava bene. Facendo la somma, Pjanic è un giocatore che a Zeman non serve. E se a Zeman non serve, perché in estate la società ha rifiutato unofferta tra i 20 e i 25 milioni di Barcellona e Tottenham? È così impossibile trovare una sistemazione in campo per colui che viene considerato tra i migliori giovani del calcio europeo? Il bosniaco contro lUdinese è andato davvero male, e questo dà forza alla tesi di Zeman, ma nessuno può dire che Miralem non sappia giocare a pallone. Domenica sera Pjanic ha preso malissimo la sostituzione e non ha fatto nulla per nasconderlo: lui deve accettare qualsiasi decisione di Zeman, ma la Roma non può permettersi di disperdere un così alto valore tecnico/economico.
De Rossi, infine. Per Zeman non è un regista, anche se a Riscone il boemo (ancora privo di Bradley) disse «per quel ruolo ci sono De Rossi e Tachtsidis» ma un mediano, cioè un intermedio anche se DDR non ha le caratteristiche di Di Francesco o di Tommasi, perni a centrocampo della prima Roma zemaniana. Fuori discussione che De Rossi sia un ottimo centrocampista, resta per certi versi inspiegabile come mai faccia così tanta fatica a giocare con Zeman in un ruolo simile a quello che - in un altro sistema di gioco, però - ricopre benissimo in nazionale. Finora, Daniele ha giocato da De Rossi soltanto a Genova dove, non a caso, si è mosso come si muove in azzurro con Prandelli, cioè un po mediano e un po regista. Domani a Parma non ci sarà Tachtsidis perché squalificato: toccherà a lui andare in cabina di regia, come accaduto contro il Catania? Lo sa solo Zeman, che rispetto a Riscone ha in più Bradley, «che, come De Rossi, non gioca regista nella sua nazionale». E allora?