IL ROMANISTA (D. GALLI) - Il documento è del 6 ottobre e si può tranquillamente scaricare dal sito dellAs Roma. È la relazione
Imbarazzante? Certo, se confrontato con lo stipendio dello juventino Giuseppe Marotta: 1 milione 650 mila euro. Il punto è questo: «Al momento della redazione della presente relazione, stante lattuale situazione societaria, non è stata definita alcuna politica delle remunerazioni per lesercizio 2011- 2012». Stante lattuale situazione societaria. Significa che gli amministratori di una società che accusa un rosso di 58 milioni rinunciano ai compensi. Non si spartiscono quel milione e 280 mila euro lordi. Per una questione di stile. Cè una data. Un anno fa. Circa. È il 27 ottobre 2011. Lassemblea degli azionisti approva uno stanziamento, un budget, un tesoretto, da destinare «ai singoli consiglieri e a coloro che tra questi rivestono particolari cariche». La cifra è di 1 milione 280 mila euro. Lordi. È un compenso massimo, è una somma che il Consiglio di amministrazione può decidere di spendere, di ripartire, come vuole.
Passa un messaggio: i soldi finiscono nelle tasche di Thomas DiBenedetto. Anzi, di messaggi ne passano due: Mr Tom percepisce uno stipendio persino superiore a quello di Rosella Sensi. American straccions. E poco importa che al netto di acquisti e cessioni la società abbia speso, un anno fa, una quarantina di milioni. Sempre american straccionssono, se hanno bisogno di mangiare con la Roma. A Trigoria nessuno ha mai fatto notare che alla cordata non sarebbe andato nemmeno un centesimo e che Baldini, Sabatini e Fenucci prendono, tutti e tre insieme, la metà di quello che andava al precedente management. Pure qui, è tutto scritto. Stavolta, nel bilancio consolidato chiuso al 30 giugno 2011.
Il presidente Rosella Sensi guadagnava dallAs Roma 1 milione 100 mila euro lanno, la sorella Silvia 108 mila e la responsabile pianificazione e controllo Cristina Mazzoleni 539 mila euro (427 di emolumento, 82 per bonus e altri incentivi e 30 per altri compensi). Lo stipendio del direttore operativo Gianpaolo Montali era di 726 mila (547 mila emolumento, più altri 179 mila di sempre imprecisati bonus), quello del ds Daniele Pradé di 795 mila (716 mila di base, 79 mila di bonus). Il totale fa, anzi faceva, 3 milioni 268 mila euro. Quasi il doppio dellattuale triumvirato romanista.