LA REPUBBLICA (M. PINCI) - «Ma I Famers sono le vecchie glorie o noi che non abbiamo fatto colazione?» si chiedeva qualche assonnato tifoso in un Olimpico semideserto. Non sono ancora le 11 quando la Roma presenta la propria Hall of Fame: in pochi però, hanno puntato la sveglia in tempo per applaudire Falcao e Bruno
Per tutti, maglie celebrative e strette di mano con Baldini e il presidente Pallotta. Sarà rimasto disorientato Mr. Jim ascoltando i fischi alla sua squadra dopo gli applausi ai vecchi: unico risparmiato Totti, e non certo per letà che lo avvicina più a Aldair che a Lamela. E non gli restituisce il sorriso laccoglienza della curva: «La maglia è onorata solo se sudata, da oggi chi tradisce è meglio se sparisce». La prende in parola Zeman, che toglie Osvaldo e De Rossi. «Tutto il resto è noia», recita qualcuno evocando evidentemente il primo tempo della Roma. Poi Totti inventa e Lamela segna. Imitato dallamericano Bradley che fa drizzare in piedi il connazionale Pallotta e il suo clan: evidentemente più fortunati nei risultati dellex presidente DiBenedetto. Il suo curriculum è già nella Hall of Fame dei brutti ricordi.