Contestazione all’Hall of Fame, poi Pallotta ride

08/10/2012 alle 12:00.

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - «Ma I Famers sono le vecchie glorie o noi che non abbiamo fatto colazione?» si chiedeva qualche assonnato tifoso in un Olimpico semideserto. Non sono ancora le 11 quando la Roma presenta la propria Hall of Fame: in pochi però, hanno puntato la sveglia in tempo per applaudire Falcao e Bruno

Per tutti, maglie celebrative e strette di mano con Baldini e il presidente Pallotta. Sarà rimasto disorientato Mr. Jim ascoltando i fischi alla sua squadra dopo gli applausi ai “vecchi”: unico risparmiato , e non certo per l’età che lo avvicina più a Aldair che a Lamela. E non gli restituisce il sorriso l’accoglienza della curva: «La maglia è onorata solo se sudata, da oggi chi tradisce è meglio se sparisce». La prende in parola Zeman, che toglie Osvaldo e . «Tutto il resto è noia», recita qualcuno evocando evidentemente il primo tempo della Roma. Poi inventa e Lamela segna. Imitato dall’americano Bradley che fa drizzare in piedi il connazionale Pallotta e il suo “clan”: evidentemente più fortunati nei risultati dell’ex presidente DiBenedetto. Il suo curriculum è già nella Hall of Fame dei brutti ricordi.