LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Niente di fatto, la Corte di Giustizia Federale ha preferito sospendere il giudizio sul ricorso fatto dal Cagliari avverso lo 0-3 a tavolino deciso in occasione di Cagliari Roma. È stato in pratica dato mandato alla Procura di effettuare un supplemento di indagini, prima di pronunciarsi, per fare chiarezza sulla responsabilità oggettiva della società sarda.
«Avrei voluto vedere qui il presidente giallorosso, vorrei sapere di chi è la Roma, la mia controparte non può essere un direttore. Baldini? Il 2 Novembre non è ancora arrivato...».
Il nevrotico attacco di Cellino si scontra con un muro di gomma da parte del diesse Baldini, presente in Figc. «Le questioni personali non mi toccano in nessuna maniera. Qui sono in ballo prima di tutto il rispetto delle regole, poi gli interessi di Roma e Cagliari. Lo sport vince quando vengono rispettate le regole attraverso le quali si muove lo sport. Vedremo decisioni e motivazioni, poi valuteremo se fare ricorso». Vicenda ancora lunga, quindi, meglio pensare al campo.
Con il forfait di Totti, è Destro a doversi scaldare in vista dellUdinese. «Sto vivendo un momento particolare e spero di trovare presto il gol le parole dellattaccante a margine della presentazione di un nuovo prodotto tecnologico magari già domenica sera. Io mi adatto bene in campo senza problemi, quel che mi dice il mister faccio».
Destro respinge poi al mittente le ipotesi di uno scambio con Quagliarella. «Ha già parlato il mio procuratore, sono molto contento di aver scelto la Roma e non ho alcun rimpianto per non essere andato alla Juve. Ora ce la stiamo mettendo tutta per far contenti i tifosi e per fare quello che ci dice il mister». In attesa del suo momento, Destro, chissà che non sia arrivato il giorno del debutto per Dodò. Il brasiliano, con Balzaretti e Taddei fuori servizio, è stato provato sulla sinistra nella partitella di ieri pomeriggio, quella solitamente più indicativa della settimana. Potrebbe quindi toccare a lui coprire quel buco, con, alternative demergenza, Marquinho e Marquinhos, per uno strano gioco di nomi.