CORSPORT (A. GHIACCI) La Roma, nel momento di difficoltà, ha fatto quadrato. E oggi sarà il direttore generale in persona a spiegare che la società è e resta strutturata come è da poco più di un anno a questa parte. Nessuno, né Franco Baldini, né tantomeno Walter
AVANTI - «Ho degli obblighi qui alla Roma, cè un lungo progetto nel quale mi sento coinvolto» ribadirà oggi Baldini, come aveva detto soltanto pochi giorni fa. I tifosi però, non hanno potuto fare a meno di notare come da qualche mese il dg abbia preferito defilarsi. E le voci sui litigi, sulla diversità di vedute rispetto agli altri manager, sulla stanchezza rispetto a un sistema che si è dimostrato impaziente come e più di sempre, hanno fatto il resto. Era proprio lui la garanzia della nuova Roma: torna Baldini, tutti tranquilli. I risultati non lo hanno aiutato: il fallimento di Luis Enrique è stato definito da Baldini stesso «un meraviglioso errore» . Ora, però, serve altro. Tutto questo e tanto altro sarà ribadito oggi a Trigoria, così che il messaggio arrivi chiaro a tutti. Baldini non lascerà la Roma fino a che questa non sarà vincente. A meno che, come già fatto alla fine della scorsa stagione, nel momento di rimettere il proprio mandato alle decisioni della proprietà non si sentirà rispondere grazie e arrivederci. Ma tutto ciò non è allorizzonte. Tanto che Baldini, seppur tra tante difficoltà, non ha preso in considerazione le offerte che gli sono arrivate da altri parti del mondo, tra lInghilterra e il Qatar. Nel giorno del suo cinquantaduesimo compleanno Baldini è pronto a riprendersi la Roma. Anche se in tanti in queste ore hanno ripensato alle sue prime parole dopo il ritorno a Roma: «Avevo mille motivi per dire no, per questo ho detto sì...» . (...)
TRE- Più o meno per le stesse ragioni che riguardano Baldini, anche Claudio Fenucci, che aveva sempre smentito lipotesi Milan, non è segnalato sul piede di partenza. «E felicissimo di stare qui, ha la delega dello stadio cui si sta dedicando con professionalità e passione» fanno sapere da Trigoria. Fenucci è uno dei tre dirigenti che ha dato unaltra immagine alla Roma: anche sulla sua presenza, in quanto manager abituato da tempo al calcio che conta, si basa la fiducia dela gente. Ma certo è che nel corso del tempo Fenucci, anche lui ieri a Trigoria, ha perso gran parte delle sue deleghe. Per quanto riguarda Sabatini invece, va ricordato che da sempre il ds firma contratti per una sola stagione: il suo malessere è ora legato ai risultati deludenti di una squadra che lui stesso ha costruito. (...)
SALUTO - In questo quadro ieri non è passata inosservata la presenza a Trigoria di Giorgio Perinetti, che ha da poco lasciato lincarico di direttore generale a Palermo, dove è arrivato Lo Monaco. Che Perinetti possa avere un ruolo nella Roma del futuro? No, almeno per ora. Lex dirigente giallorosso era nei pressi di Trigoria per motivi personali e ne ha approfittato per salutare qualche giocatore (...)