CORSERA (G. PIACENTINI) - In attesa di coronare il suo sogno, sbandierato ma mai vicino a realizzarsi, di allenare un giorno la Roma, Carlo Ancelotti sta provando a portare a Parigi un pezzo della capitale. E non un pezzo qualsiasi, ma Daniele De Rossi. Londa lunga delle polemiche che hanno coinvolto il centrocampista giallorosso
Come avranno accolto a Trigoria questa dichiarazione dintenti? Se i dirigenti giallorossi hanno in mente di privarsi di uno dei calciatori più forti e rappresentativi della rosa possono cominciare a stappare lo champagne, perché quando Leonardo e Ancelotti puntano un obiettivo difficilmente se lo lasciano scappare. Se, viceversa, hanno intenzione di ricucire lo strappo e trattenerlo ad ogni costo devono cominciare a tirare fuori lelmetto per resistere ai tanti milioni che i francesi potrebbero mettere sul piatto.
Che però tra Daniele e la società (e Zeman) ci sia bisogno di un chiarimento se ne sono accorti anche lontano da Roma. David Pizarro, intervenuto ieri pomeriggio a Radio Manà Manà Sport, con De Rossi ha condiviso sei anni in maglia giallorossa. «Daniele - le parole del Pek - non è un regista ma probabilmente in questa fase della sua carriera vuole giocare davanti alla difesa. Io sono uno che crede nei rapporti sinceri, per questo è un bene che si chiarisca con mister Zeman, non come fu per me con Ranieri».
«Ci può stare - il commento di Giancarlo Abete - che alcuni giocatori vivano dei momenti di appannamento nei club, limportante è che si ritrovino in Nazionale». Tra gli estimatori di Daniele cè Morten Olsen, c.t. della Danimarca che stasera a Milano affronterà lItalia. «Chi temo? Pirlo, Balotelli e De Rossi».
Notizie da Trigoria: ieri Zeman, che ha avuto un lungo colloquio con il d.s. Walter Sabatini a bordo campo, ha spremuto la squadra con una lunga razione di gradoni (Dodò lunico dispensato). Dalle nazionali: Pjanic sarà titolare con la Bosnia, Castan farà il suo esordio (da terzino sinistro) con la Seleçao contro il Giappone.