CORSPORT (R. MAIDA) - E una storia già vista. Vincono solo i tifosi, quegli ottocento che da laggiù, in uno spicchio piccolo piccolo, fronteggiano senza sosta con i loro cori uno stadio che si gode il trionfo. Comera il motto? Chi tifa Roma non perde mai. E consolante. Ma laspetto tecnico della terza gita allo Juventus Stadium
UTOPIA? - Dopo una partita così, tornano i dubbi: il calcio di Zeman può essere produttivo ad alti livelli o è superato? «Quando vedrò giocare la squadra secondo le mie idee, potrò rispondere. Io do delle indicazioni ma la squadra non riesce a metterle in pratica. Forse mi sto spiegando male. Ma spero che sia questione di tempo. Dobbiamo svegliarci e possiamo, perché il campionato è lungo. Questo gruppo ha dei valori individuali importanti ma non li sa applicare come gruppo. Bisogna imparare le lezioni che vengono da queste brutte sconfitte» .(...).
LA ROSA - In senso assoluto, Zeman non ha perso fiducia nel percorso che ha intrapreso: «Sono contento della scelta che ho fatto. E sono convinto che riusciremo a giocare a modo nostro. I calciatori dellorganico hanno le caratteristiche per il nostro calcio. Basta che tutti facciano il loro lavoro insieme» . Limmagine finale, in panchina di fianco a Totti, vale più di ogni analisi tattica del disastro. Zeman spiega: «Eravamo seduti vicini ma non ci siamo detti niente. Lho sostituito perché credevo che la partita non fosse più recuperabile. La sua posizione? Con me ha sempre giocato così. Non è quello il problema. Il punto è che i terzini e i centrocampisti non riuscivano a entrare nellarea della Juventus» . De Rossi è fuori forma: «Mi aspetto che i giocatori con la sua qualità ci diano una mano. Deve dare di più. Ma anche gli altri» .
LAMBIENTE - Chiusura per gli insulti dello stadio: «Lo stadio è bellissimo. Carrera mi ha anche stretto la mano. Dei tifosi non ho sentito niente, forse avevo qualcosa nelle orecchie. Ma immagino che qualche coro ci sia stato...» . E allex presidente juventino Cobolli, che lo aveva "accusato" di essere troppo vecchio, risponde così: (...)