Un incubo Olimpico

27/09/2012 alle 09:27.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Niente da fare, la Roma all’Olimpico non vince più. Il successo casalingo manca dall’11 aprile e il digiuno ormai sembra non finire mai. Anche contro la Sampdoria in dieci per un tempo. Con un uomo e un gol in più, sfumano di nuovo i tre punti. La gaffe stavolta è di Stekelenburg, omaggio

 

 
La Roma fa cilecca e non fa sorridere proprio nella notte in cui il capitano migliora se stesso, stappando lo champagne con qualche ora di anticipo. Oggi il capitano spegne 36 candeline, ma sulla torta mette anche il gol, primo in stagione e numero 216 in serie A, con il quale raggiunge Altafini al terzo posto della classifica dei marcatori di tutti i tempi. La rete è pesante perché tranquillizza la Roma che, già dall’inizio, non dà l’impressione di essere abbastanza lucida per vincere la partita. Solo offre tutto il fiato che ha, accompagnando i compagni verso la porta di Romero: il giovane centrocampista corre e combatte, difende a destra da terzino quando Taddei è avanti, attacca sulla fascia quando Lamela si accentra. Il lato è il più attivo. Merito del sfacciataggine del ventunenne di Vitinia, ma pure della voglia dell’argentino che ci mette più convinzione del solito e della brillantezza del brasiliano che prende il posto di Piris, finito in panchina. Anche loro, però, caleranno nella ripresa.
 
Ferrara ha la freccia migliore sui lati: Eder spesso è imprendibile. Inizia a sinistra e si sposta a destra, quando dopo la mezzora Pozzi si fa male e lascia il compito di punta centrale a Krsticic. La Sampdoria, schierata a specchio dall’ex ct dell’Under 21, si affida alle ripartenze dell’attaccante esterno brasiliano. Maresca lo innesca, pure Obiang lo cerca con qualche verticalizzazione improvvisa. Quando Tachtsidis alza il ritmo e Marquinho inizia a buttarsi negli spazi, la Roma diventa più pericolosa. fa partire spesso Balzaretti a sinistra, ma la prima palla buona la offre in area a che si fa chiudere da Romero. Un tiro-cross del capitano, sempre da sinistra, plana poi sulla parte alta della traversa e un altro sul di che calcia bene al volto ricevendo in cambio solo un angolo. La Roma non è spettacolare come nel primo tempo contro il , ma si tiene comunque stretta l’iniziativa del gioco. E a forza di insistere, passa con . si scontra con Romero, ancora bravo nell’intervento a terra, Lamella riconquista palla e la scarica larga per che, con l’intenzione di tirare in porta, smarca a sinistra. Il capitano calcia dei primo a porta quasi vuota per l’1 a 0 al trentacinquesimo. Risultato giusto: la Sampdoria non conclude mai verso Stekelenburg. Prima dell’intervallo, nuova occasione per su cross di Balzaretti, ma il tiro è centrale e Romero si salva con una gamba.
 
Nella ripresa la partita dovrebbe diventare più facile per i giallorossi che da soli riescono ancora una volta a complicarsi la serata. Mazzoleni caccia subito Maresca, fatale il secondo giallo per un’entrata su Lamela, dopo l’altro preso nella prima parte per un fallo di mano. La Sampdoria è in dieci, Ferrara inserisce Icardi per Estigarribia e abbassa in mezzo al campo Krsticic. I giallorossi sembrano stanchi e subiscono i contropiede, nonostante la superiorità numerica. Munari pareggia al diciassettesimo, ma la colpa è di Stekelenburg che, dopo la parata su punizione di Eder, si fa scappare il cross scontato di Berardi. Zeman dà spazio a , fuori Tachtsidis. La Roma non c’è più e rischia ancora: salva su Icardi. A fine recupero, Romero respinge in angolo un colpo di testa di Balzaretti. La nuova chance buttata al vento può incidere sul morale: sabato c’è la trasferta di Torino contro la , già lontana cinque punti.