Tocca a lui Destro e quell'Inter soltanto accarezzata. Ora vuole batterla

01/09/2012 alle 11:54.

GASPORT (M. CALABRESI) - e n'era andato malinconico, senza aver giocato neanche un minuto in prima squadra; torna con il petto in fuori, e una voglia matta di dimostrare che chi lo ha lasciato andare con troppa fretta e poca progettualità, si è sbagliato di grosso. Nel fisiologico travaso dei giovani migliori

Vista da Ascoli Che invece Inter-Roma la seguirà seduto comodamente sul divano di casa sua, ad Ascoli, con la moglie: «Ci piace vederla da soli, senza troppa confusione, anche se qui i romanisti sono aumentati parecchio — dice —. Siamo stati a Roma per la partita con l'Aris: una volata, ma ci è bastata per accorgerci del grande tifo e dell'entusiasmo intorno alla squadra e a Mattia. Unico, mai visto da nessuna parte. Ma domenica per noi sarà una partita come le altre; solo l'esordio fu speciale». Lo fu anche per Mattia, che in quel -Chievo del 12 settembre 2010 segnò dopo soli 6'. Gli stessi che gli sono bastati un anno fa in Siena-Lecce, 5a giornata, prima in campo di , che con i toscani ha giocato due volte a Milano lo scorso anno, perdendo in entrambe le occasioni.

Posizione A Trigoria (dove vive tuttora, aspettando di trasferirsi al Torrino nei prossimi giorni), si è presentato con sei gol in tre spezzoni di amichevole: nelle due in cui è partito titolare — contro Irdning e Liezen —, Zeman lo ha schierato centravanti, con Osvaldo una volta in panchina e una a sinistra, con assente. Ora che ci sono tutti e due, il boemo seguirà la via del tridente «pesante»: panchina per Lamela e Nico Lopez e posto a destra... per , tra i favoriti dei bookmaker per la vittoria del titolo di capocannoniere (è quotato 12,0).

Coppia azzurra Prandelli non è Zeman e non gioca col tridente: contro Bulgaria e Malta, però, e Osvaldo potrebbero trovarsi ancora fianco a fianco in azzurro. Se la convocazione del marchigiano è scontata (e non solo perché mancherà Balotelli, di cui è stato precoce compagno all'Inter), anche quella dell'italo-argentino è certa, soprattutto dopo lo splendido gol al Catania. Lunedì c'è la Nazionale, domani la Roma, per papà Flavio «la scelta migliore che potesse fare. Non ha mai avuto dubbi: ha legato con tutti ed è rimasto affascinato da tutto quello che lo circonda. Ora rimanga umile e con i piedi per terra, lottando ogni giorno per il suo sogno». Ma anche per Zeman, e contro quello che doveva essere il suo presente, e non lo è stato.