Stek, 30 anni da protagonista

22/09/2012 alle 10:38.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Un anno fa il suo primo compleanno da romanista non l’aveva vissuto proprio al massimo. Maarten Stekelenburg infatti si stava ancora riprendendo dal colpo alla testa subìto da Lucio a San Siro appena cinque giorni prima e non era sceso in campo nella partita col Siena. Quest’anno, invece, il compleanno lo festeggerà sicuramente meglio, a Cagliari con i compagni.

Prima i problemi alla spalla e il tormentato finale di stagione con la Roma, poi l’Europeo andato male, poi i problemi con van Gaal e la disastrosa amichevole di Ferragosto col Belgio e infine la possibilità di lasciare la Roma a fine agosto. Non sono stati mesi facili questi per lui, additato come uno dei problemi della squadra, un poco adatto a Zeman e, persino, capace di andare da Baldini a chiedere la testa di Franco Tancredi. C’è rimasto male Stekelenburg, carattere piuttosto chiuso per essere un e ancora poca dimestichezza con l’italiano. Ma la Roma lo ha tranquillizzato, sa di essere il titolare e sa di avere la fiducia dei compagni. Burdisso ci ha parlato dopo l’episodio che ha favorito il terzo gol del domenica, si sono chiariti e spiegati e l’argentino si è preso tutte le colpe. Stekelenburg, dice chi lo conosce bene, era molto dispiaciuto per la sconfitta ma è anche molto fiducioso che la Roma possa rialzarsi subito. Questa fiducia lo scorso anno non era così forte e in campo si è visto. Il , arrivato qui da vice campione del mondo, ha messo in mostra solo a tratti tutte le sue enormi qualità mentre quest’anno sembra avere un altro passo. Anche se non ancora quello dei giorni migliori. A Trigoria però assicurano che stia dando il massimo per essere una sicurezza per la Roma e per riprendersi anche il posto in nazionale. Van Gaal lo segue, i due hanno parlato, Steke, che ha chiesto al ct spiegazioni dopo essere finito in panchina senza neanche troppo preavviso, sa che solo parando tanto e bene con il club potrà riprendersi quello che gli è stato tolto con l’Olanda. E lui, nato a Haarlem, 20 chilometri a nord di Amsterdam, è pronto a prendersi tutto.