IL MESSAGGERO (L. DANZA) - Solo un pareggio. All'Italia (rimasta in dieci nel finale per l'infortunio di De Rossi) non è bastato un grande Osvaldo. La doppietta del romanista ha portato in dote solo un punticino striminzito, arrivato al termine di una prestazione opaca, bruttina, non all'altezza della situazione. È finita 2-2. La Bulgaria ci ha messo in difficoltà con la determinazione, la tenacia, il pressing e la voglia, qualità che gli azzurri non hanno fatto vedere.
Faceva caldo ieri sera allo stadio Levski di Sofia. Non c'era il tutto esaurito. Il pubblico di casa però si è fatto sentire, prima fischiando l'inno di Mameli e poi lanciando diversi petardi verso lo spicchio riservato ai nostri tifosi. Scontri nel finale fra la polizia e parte dei sostenitori bulgari. Non il massimo, come la gara. Almeno fino alla mezz'ora. Ritmo lento, gioco latitante, poche iniziative e zero occasioni. Il vantaggio della Bulgaria ha svegliato un'Italia troppo brutta per essere vera, uno schiaffo salutare. Lì è cambiata l'inerzia della gara. Gli azzurri hanno preso coraggio e ribaltato il risultato grazie ad Osvaldo.
Cesare Prandelli era andato sul sicuro nelle scelte e nel modulo. Il ct ha dato fiducia al blocco juventino - erano 7 in campo dall'inizio - ha riproposto il 3-5-2 proprio per agevolare la manovra, ed infine ha gettato nella mischia Osvaldo e Giovinco, gli attaccanti che hanno lasciato il segno in questo inizio di campionato. La prima occasione della partita è stata griffata proprio dalla strana coppia. Assist dello juventino, colpo di testa del romanista che si spegne alto sulla traversa. È solo un fuoco di paglia, perché la Bulgaria ringhia, pressa, attacca e alla mezz'ora trova il vantaggio. Il tiro da fuori area di Manolev sorprende Buffon (121 presenze per lui), che qualche minuto prima si era superato su Ivanov. Uno a zero e strada in salita per i vice campioni d'Europa. Lo schiaffo rimediato ha svegliato gli azzurri dal torpore: lancio di Bonucci, testa di Marchisio, tocco di Giovinco e sinistro di Osvaldo che va a segno. Uno a uno.
Tre minuti più tardi e il bomber della Roma colpisce ancora di testa, girando in porta un buon cross del generoso Giaccherini. Decisiva la deviazione di Ivanov, che ha ingannato il suo portiere, reattivo prima dell'intervallo a negare la tripletta al romanista. Poco prima un pasticcio di Maggio stava rimettendo in corsa i bulgari.
Nella ripresa è subito Italia. Ma Giovinco, per due volte, non trova l'attimo fuggente. La Bulgaria non molla, attacca e gli azzurri soffrono. Prandelli toglie Giaccherini per Diamanti. Cambia modulo, passa al 4-3-1-2 e i padroni di casa trovano il pareggio con Milanov, che approfitta di una dormita della nostra difesa. Fuori anche Ogbonna, dentro Peluso. Ancora un avvicendamento: entra Destro (che subito spreca una buona occasione) esce Giovinco. Ma è ancora la Bulgaria che sfiora il gol con Manolev, Buffon è decisivo. Si fa male De Rossi, che esce senza essere sostituito, perché i cambi sono finiti. L'Italia in dieci rischia tanto, ma resiste, stringe i denti, Destro si divora il gol della vittoria. Finisce 2-2. Martedì a Modena contro Malta gli azzurri non potranno concedersi altre distrazioni.