Oggi il Giudice decreterà lo 0-3

24/09/2012 alle 09:56.

CORSPORT (E. PINNA) - Ci sono tre punti fermi che permetteranno al Giudice Sportivo Tosel, oggi (perché domani si va già in campo), di prendere provvedimenti in merito al pasticcio dell’Is Arenas. L’ordinanza (meglio sarebbe dire le ordinanze) della Prefettura di Cagliari e due articoli del Codice di Giustizia Sportiva, l’uno puntello dell’altro. Quello che si profila è una stangata per la società rossoblù, che parte oggi e si protrarrà nel tempo. Spieghiamo: quello che deciderà oggi Tosel potrebbe essere la pri

 
LE CARTE - Punto uno, l’ordinanza del Prefetto di Cagliari, nella quale si spiega che la decisione è stata presa per «l'urgente e grave necessità di prevenire ogni forma di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica conseguente alle reazioni emotive irrazionali e inconsulte ingenerate dall'invito formulato dal Presidente della Cagliari Calcio» . Ordinanza che è già stata trasmessa ufficialmente alla Lega di Milano e, di conseguenza, già presente sul tavolo di Tosel. L’impressione è che questa basti, più di qualsiasi altra indagine o approfondimento che può esserci nei verbali degli investigatori federali (la Procura Figc ha aperto il fascicolo, ma ora comincerà l’istruttoria). 
 
A TAVOLINO - Punto due: l’art. 17 del Codice di Giustizia Sportiva, che recita: «La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3» . E’ la strada per la decisione di Tosel, la prima e non l’ultima che colpirà il Cagliari e il presidente Cellino. Punto tre, l’art. 12. Che al comma 2 dice che «le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate» . Tradotto, difficile scappare dalle maglie della giustizia e delle sue sanzioni, così come stabilite. Sconfitta a tavolino, così c’è scritto, così sarà. 
 
NON E’ FINITA - E dato che l’articolo 12 del Codice parla di «prevenzione di fatti violenti» , chi non lo fa incorre in altre sanzioni, che per la società possono arrivare anche alla del campo “a tempo” (massimo due anni), mentre per i tesserati (Cellino) si può arrivare all’inibizione a tempo (ovviamente salterebbero tutte le cariche istituzionali in seno a Lega e Figc). Tosel invierà il suo incartamento alla Procura federale (che ha già aperto un fascicolo) per accertamenti, la logica conseguenza è che, non subito, Cellino finisca deferito alla Disciplinare, anche solo (ma non è solo per questo) per violazione all’art. 1, quello sulla lealtà e probità. Una bufera.