IL MESSAGGERO (S. CARINA) - È lunica nota lieta di una serata amara. Un gol, lennesimo di una carriera fantastica, che non regala però i tre punti. Per gli almanacchi, quello di ieri sera, è stata la rete numero 216 per Totti. Una marcatura che permette al capitano giallorosso di raggiungere Altafini al terzo posto nella classifica di
A questo punto, poco importa se ancora una volta è stato il migliore della Roma. Tra laltro non solo per la rete. Ha corso, si è sacrificato, ha cercato i compagni, invitato Balzaretti a salire con più frequenza, confezionato un assist perfetto per Destro che il centravanti ha sprecato calciando su Romero. Anche dal punto di vista caratteriale è stato uno dei pochi a non deludere. Un episodio su tutti: nel finale, quando il recupero di appena due minuti ha lasciato abbastanza perplessi, è stato l'unico che ha cercato di avere una spiegazione da Bergonzi. Nel pre-gara si è capito che teneva in modo particolare al match: «La squadra è concentrata, la sfida con la Juventus non ci distrarrà aveva garantito - Dobbiamo pensare a vincere davanti al nostro pubblico, visto che il successo allOlimpico ci manca da troppo tempo. Il mio compleanno? Un bel regalo sarebbe la vittoria, a prescindere da un mio gol». Proposito che si è realizzato a metà.
Il primo che lo è andato ad abbracciare dopo il momentaneo vantaggio è stato Florenzi che a fine partita era uno dei più delusi: «Dobbiamo riprenderci perché sabato sera ci aspetta una battaglia. Siamo però certi che disputeremo una grande partita. Purtroppo contro la Sampdoria abbiamo fatto un buon primo tempo e anche nella ripresa non abbiamo giocato male. Abbiamo subito un gol un po' casuale ma nel calcio ci può stare. Non penso sia stato un calo di tensione ma un semplice errore. Ora, dobbiamo tirarci su immediatamente e andare a Torino più carichi di prima». LOlimpico continua ad essere stregato: «Sta diventando fastidioso. Dispiace non esser riusciti a portare a casa la vittoria che volevamo per i nostri tifosi che sono venuti in tanti anche in un giorno feriale. Lerrore di Stekelenburg? E stato un caso. Può succedere a tutti quello che è accaduto a Maarten. Parliamo di un grande portiere, magari potevamo fare tutti qualcosa in più nelloccasione del pareggio della Sampdoria. Ad esempio ho sbagliato anche io nell'uscita ma in pochi se ne sono accorti». Lodevole.