IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - La maledizione continua. La Roma, che non vince in casa dall11 aprile, rimanda ancora lappuntamento con la vittoria allOlimpico e, dopo il pareggio contro il Catania e il ko contro il Bologna, viene fermata anche dalla Sampdoria di Ferrara. L1-1 che si materializza nel turno infrasettimanale
Con la possibilità di agganciarli sabato allo Juventus Stadium, dove finora nessuno ha mai vinto. La speranza è che ci riesca la squadra di Zeman dopodomani: sarebbe il giusto modo per ripagare i romanisti dellennesima notte di amarezze. Una notte che vede i giallorossi partire con la formazione annunciata se non fosse per Marquinho in campo al posto di De Rossi. La Roma parte bene: Totti lancia Destro ma lattaccante non trova lattimo giusto per liberarsi del portiere argentino e spreca così la prima nitida occasione della partita. La Roma domina in lungo e in largo, la Samp, costretta a togliere Pozzi per un problema muscolare dopo mezzora, si fa vedere solo al 33 con un bello spunto di Eder il cui tiro, da posizione defilata, termina però abbondantemente alto sopra la traversa.
Un minuto e la Roma passa in vantaggio: Destro si fa respingere il pallone da Romero, Florenzi si fa trovare pronto dopo che Lamela aveva recuperato, passa a Totti che incrocia di destro e sotto la Sud, a casa sua, segna il gol numero 216 in serie A. Al minuto 35, nel suo ultimo giorno da trentacinquenne, Francesco Totti porta meritatamente in vantaggio la Roma. I giallorossi potrebbero raddoppiare se non fosse per Destro che, su assist di Balzaretti e solo davanti a Romero, si fa ipnotizzare ancora una volta dallestremo difensore della Sampdoria.
Si va al riposo tra gli applausi, si rientra con la Samp che dopo 40 secondi rimane in 10 per lespulsione di Maresca per somma di ammonizioni. Ferrara, salutato affettuosamente dallOlimpico fin dal riscaldamento, corre ai ripari e toglie Estigarribia per Icardi. La Roma, come nel primo tempo, ha in mano la partita ma manca il raddoppio prima con Totti, pallonetto troppo alto, e poi con Lamela che, su assist di Destro, manda direttamente in Curva Nord. Puntuale arriva la punizione: Eder tira, Stekelenburg respinge ma non trattiene, poi, su un successivo tiro non irresistibile, si lascia sfuggire il pallone e Munari, facile facile, pareggia.
Zeman prova a inserire sostanza e personalità; fuori Tachtsidis e dentro De Rossi. La Roma però subisce il colpo: Lamela viene ammonito, poi è il turno di Florenzi costretto a stendere Eder che se ne era andato via in contropiede e infine Icardi viene fermato da un recupero provvidenziale di Castan mentre era solo davanti a Stekelenburg. La Roma è in bambola, sembra incapace di reagire e allora ci provano i 37mila dellOlimpico a dare la scossa ma il colpo è forte anche per loro. Ferrara, dopo un colpo di testa di De Rossi alto sopra la traversa, cambia ancora togliendo Eder e mettendo Soriano, la Samp si difende e prova a giocarsela in contropiede, la Roma si butta in avanti ma con confusione e senza mai essere incisiva. Si attacca solo a sinistra sullasse Totti-Balzaretti, generoso ma che sbaglia tantissimo, e i minuti passano senza un nulla di fatto. Zeman passeggia nervosamente su e giù per larea tecnica, De Rossi ci prova ancora di testa ma non inquadra lo specchio, Balzaretti allultimo secondo manda a lato, Ferrara si alza dalla panchina e invita i suoi a restare concentrari perché un punto conquistato allOlimpico in 10 contro 11 è oro. Oro puro, per la Samp. Per la Roma, invece, è una maledizione. La maledizione dellOlimpico che fischia la squadra proprio mentre i giocatori accerchiano Mazzoleni nervosi per i soli due minuti di recupero