Discutiamo Zeman

28/09/2012 alle 09:58.

CORSPORT (R. MAIDA) - Il suo calcio contempla il margine di errore come un male necessario e per certi versi affascinante. Come ha spiegato in una lunga intervista al settimanale tedesco Kicker, Zdenek Zeman pensa che

1 - La Roma non gioca un calcio zemaniano, se non a strappi. Anche il modulo, il 4-3--2, è diverso dalla sua mentalità. La difesa è ancora abbastanza bassa, i tagli sono rari, il gioco è mediamente lento 

«Il modulo non è diverso, sono gli interpreti che cambiano. E io non sono cambiato. In certi momenti giochiamo nel modo che chiedo io, ad alti ritmi, in altri meno. Sono contento di come lavora la squadra ma non chiedo pazienza: il mio calcio si può vedere anche dalla prima partita»

2 - Pioli e Ferrara, allenatori di e Sampdoria, l’hanno detto chiaramente: la Roma dura un tempo, poi crolla sfinita.

«Di solito le partite come Roma-Sampdoria finiscono 4-1. E quando è così, nessuno parla del calo della squadra che ha vinto. Non mi pare ci siano problemi atletici. Abbiamo corso su e giù anche quando non era necessario».
 
3 - La Roma si affloscia quando servirebbe maggiore personalità. Nelle ultime due partite è sparita dal campo dopo aver incassato i colpi.

«La squadra ha avuto una reazione. Dopo il gol della Sampdoria abbiamo giocato sempre nell’area avversaria. L’errore è stato fare i lanci lunghi invece di allargare il gioco. Volevamo vincere e siamo partiti all’arrembaggio».

4 - Zeman non ha convinto per i cambi contro il mentre contro la Sampdoria non ha convinto perché ha fatto una sola sostituzione.

«Non ho fatto tre cambi perché i giocatori stavano bene. Infatti avevano la partita in pugno».

5 - Troppi giocatori sono lontani dalla migliore condizione. Il caso di è emblematico. Ma anche Balzaretti, l’altro colpo di mercato, è giù di corda.

«Su vale la logica del risultato: se avesse trasformato in gol le quattro occasioni che ha avuto, diremmo tutti che è un fenomeno. Balzaretti alla fine era in debito di ossigeno. Ma è umano dopo una partita avanti e indietro per la fascia».

6 - Gli infortuni hanno travolto il centrocampo: Zeman ha cominciato con il trio Bradley--, ma ha dovuto cambiare tutti e tre. Non c’è sintonia con i medici sulla gestione dei calciatori, che arrivano spremuti alla fine delle partite.

«Gli infortuni sono una casualità. Nella mia carriera non sono mai stati un problema. Con i medici c’è un rapporto di collaborazione».