IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Eusebio Di Francesco, ex calciatore della Roma proprio ai tempi della prima esperienza di Zeman in giallorosso, oggi allena il Sassuolo.
Quella contro il Bologna è stata una sconfitta alla Zeman?
«Partiamo da un presupposto: quando si perde, perde sempre il collettivo e non i singoli. Non si può dire che a Milano ha vinto Zeman e domenica ha perso la squadra. Detto ciò, nei tre gol subiti non ho visto una squadra scoperta, tutta protesa in avanti, con i terzini alti e infilata in contropiede. In quel caso si sarebbe potuto parlare di filosofia zemaniana ma contro il Bologna non mi sembra, soprattutto nei gol presi».
E in quelli segnati?
«Sono certamente più zemaniani. Lesterno che viene dentro a cercare la giocata per il compagno o per calciare in porta, è il suo marchio di fabbrica».
Cosa non va nella Roma?
«I meccanismi non sono perfetti, va migliorata lintesa. Sinora si sono visti degli sprazzi di gioco. Certamente cè una crescita visto che con il Catania avevo visto poco e nulla».
«Solo se si mette a sua disposizione».
E con il tridente pesante?
«Sarebbe una squadra sbilanciata e in mediana si farebbe più fatica. Già il tridente è molto offensivo. Credo Zeman consideri Destro più attaccante che un esterno mentre Totti a sinistra è perfetto».
Un consiglio a Zeman?
«Non ne ha bisogno ma se proprio devo di continuare nel lavoro che alla fine paga sempre».