Da Bologna a Bologna, Taddei c’è

11/09/2012 alle 11:17.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Chissà se quando è arrivato a Roma nel 2005 svincolato - con tante polemiche - dal Siena Rodrigo Taddei, di professione centrocampista, pensava che avrebbe fatto nel corso degli anni quasi tutti i ruoli della squadra. Attaccante centrale, esterno, mediano, intermedio, ala e terzino, destro e sinistro. Gli manca soltanto di fare il portiere, anche se in allenamen

Ma poi sono bastati un paio di allenamenti per capire che invece, in un modo o nell’altro, il brasiliano il suo spazio sarebbe riuscito a ritagliarselo. Quest’anno idem. Rodrigo è uscito indenne dall’epurazione che è stata fatta al Bernardini: su di lui c’erano varie squadre e la Roma sarebbe stata disposta anche ad ascoltare eventuali offerte ma poi, considerando che sugli esterni si è intervenuti con Piris, Balzaretti e Dodò, Rodrigo è rimasto proprio per la sua capacità di essere intercambiabile. Di tutte le intuizioni, più o meno felici, avute da Luis Enrique quella di schierarlo terzino si è rivelata giusta. Il brasiliano sa interpretare il ruolo con intelligenza: spinge quando serve ma capisce il momento in cui si deve difendere e, soprattutto, corre e corre e corre tantissimo sulla fascia. Merito di un fisico che, a 32 anni, si conserva ancora integro.

Taddei, d’altro canto, lo allena costantemente: quando è a Trigoria spesso e volentieri si ferma qualche minuto più dei compagni sul campo per continuare a fare qualche giro di campo, spesso togliendo gli scarpini e indossando soltanto i calzini, oppure per divertirsi col pallone mentre nei periodi di vacanza in Brasile, approfittando di un fratello , non rinuncia mai all’attività fisica per almeno un paio d’ore al giorno. Inoltre cura tantissimo l’alimentazione e fa vita da atleta quasi «monacale», come disse una volta Luis Enrique. L’allenatore che si era presentato a Trigoria senza conoscerlo e che poi col passare delle settimane lo aveva citato come esempio di professionalità e dedizione al lavoro. Una dedizione che Rodrigo vuole continuare a mettere in campo per la Roma anche nei prossimi due anni: il suo contratto scade nel 2014, lui è pronto ad onorarlo pur sapendo che col passare del tempo e con l’avvicendarsi dei giocatori gli spazi si riduranno al minimo. Lui non se ne cura. E si fa trovare pronto. Lo era il 21 dicembre 2011, quando ha segnato l’ultimo gol in giallorosso (ne ha a segno 28 in questi anni), e lo sarà anche domenica. Dal al , 253 giorni per dimostrare a tutti che lui c’è sempre.