Che centrocampo: Roma in paradiso con la nuova classe operaia

04/09/2012 alle 10:47.

GASPORT (A. PUGLIESE) - Quando De Rossi ha alzato bandiera bianca, dopo soli 30 minuti di gioco, sono venuti i brividi un po' a tutti. Perché fuori, domenica sera a Milano, c'erano già Bradley e Pjanic e perché il centrocampo di ragazzini è così diventato in un colpo solo anche quello delle riserve (o presunte tali). E alla fine, forse,

 
Working class Verrebbe da dire la classe operaia in paradiso, con che ha incantato un po' tutti, Tachtsidis che ha garantito maggiore verticalità alle giocate ed alle idee giallorosse e Marquinho che (archiviati gli imbarazzi di Catania) ha dimostrato di potersi plasmare un ruolo anche nel di Zeman. In paradiso senza le finezze, ma con la sostanza. Il che, conoscendo Zeman, non gli sarà dispiaciuto affatto, anzi.
 
Vai Flo È partito a sinistra, per poi essere ribaltato a destra. Ed in entrambi i casi se l'è dovuta vedere con due clienti bruttissimi come Guarin (prima) e Pereyra (poi). Ma ha retto l'onda d'urto, dimostrando anche grandissimo equilibrio mentale. «Lui ha il calcio nel sangue, ha un'umiltà che pochi altri hanno — dice Massimo Drago, suo ex allenatore a Crotone, a «Gazzetta Giallorossa» — Ha tempi di inserimento perfetti e la stessa efficacia in fase difensiva ed offensiva. Se Verratti è stato venduto a 12 milioni di euro, il suo valore non può essere di certo inferiore».
 
Taxi & Marqui Ma il centrocampo di Milano ha funzionato anche perché Tachtsidis ha retto bene l'emozione dell'esordio in Serie A (chiudendo con molte cose belle e qualche sbavatura) e Marquinho ha trovato i tempi giusti per inserirsi nei corridoi in verticale, sfruttando al meglio le ripartenze e gli spazi lasciati dai nerazzurri in una partita spaccata tatticamente a metà. Che fossero due buone alternative era una speranza, che ora si è trasformata quasi in certezza.
 
Al rientro E' chiaro, dunque, che quando torneranno tutti a disposizione ci sarà più concorrenza. Il posto di non è in dubbio («Fosse stato bene, avrebbe giocato sicuro», ha detto anche ieri sera Zeman), forse quello di Bradley un pochino sì. L'americano (che verrà visitato anche in Germania dai medici della nazionale Usa) oggi effettuerà un'ecografia di controllo per la lesione tra il primo e secondo grado al retto femorale e prima di tornare ne avrà per almeno un mese. Se tutto andrà bene, l'appuntamento è per del 7 ottobre.