GASPORT (S.VERNAZZA) - Zemanlandia non tradisce. «Venghino, signori», al luna park del Boemo. Quattro gol, un palo e una traversa, tante azioni da una parte e dallaltra. Noi che siamo neutrali ci siamo divertiti. I tifosi della Roma no, perché volevano vincere e perché il primo gol del Catania è irregolare per fuorigioco e il secondo fa discutere, anche se le ultime moviole della notte sembrano propendere per la bontà della rete. Serpeggiano le prime dietrologie. Obbrobrio
Obbrobrio primo tempo - Chiariamo. La Roma ha giocato maluccio. Si è intravisto qualcosa, ma più per rabbia e nervi che in forza del gioco zemaniano. Per i «vecchi», per quelli che cerano nella scorsa stagione con Luis Enrique, non deve essere facile passare dalla manovra orizzontale a quella verticale. Il primo tempo è scivolato via nellinsipienza. Roma troppo «lanciosa». Molti spioventi alla ricerca della mitica profondità, nessuna combinazione alla Zeman. Elettroencefalogramma piatto sulla destra, dove Lamela è stato irritante e indiziato di scarsa combattività. Totti periferico a sinistra, fuori dalle solite rotte, ma capace di giocare qualche pallone dei suoi. Una Roma con linee scollegate e con gambe imballate. Per contro Catania spigliato: stesso sistema dei giallorossi (4-3-3), ma differente interpretazione, perché in fase di non possesso gli esterni dattacco rientravano, facevano massa, si aggregavano in una specie di 4-5-1. Catania con larma in più, il «Papu» Gomez, scatenato sulla sinistra. E però il gol è arrivato in maniera casuale e irregolare: tiro di Almiron, carambola su un difensore romanista e palla a Marchese, che solo davanti a Stekelenburg ha messo dentro. Bisogna sottolineare che il terzino rossazzurro, al momento della conclusione «almironesca», era in chiaro fuorigioco.
Gagliarda ripresa - Riemersa dallintervallo, la Magica ha preso per il collo il Catania. Venti minuti furibondi, con Osvaldo in vetrina. Il «Johnny Depp de Trigoria» ha nellordine colpito un palo, tentato uno «scorpione» colpo impossibile, di tacco in volo e segnato il gol del pari con spettacolare sforbiciata su lancio di De Rossi, rete che da sola giustifica il prezzo del biglietto. Sembrava linizio del ribaltone, ma unapertura di Lodi per Gomez ha colto la difesa romanista aperta come le acque del Mar Rosso a suo tempo e patatrac, 1-2. Qui però scatta la seconda pesante obiezione: Lodi, lassist-man, era sul filo della linea del fuorigioco. Di qua o di là? Situazione estrema: con la moviola in campo si sarebbe tirato mattina a baccagliare. Per la Roma sembrava finita, ma Zeman ha azzeccato la mossa. Ha buttato dentro Nico Lopez e il ragazzo uruguaiano ha pescato il 2-2 nel recupero: su invito di Bradley, «sombrero» ad Alvarez e tiro vincente. Nemmeno il tempo di esultare e Catania vicino al 2-3. Traversa di Castro, a un attimo dalla fine. Cose che succedono a Zemanlandia
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