GASPORT (A. PUGLIESE) - Ma chi giocherà stasera tra Stekelenburg e Lobont? È il grande dubbio di Roma-Catania, intrecciato tra questioni di mercato, valutazioni di opportunità e scelte tecniche. Alla fine, a conti fatti, Zeman dovrebbe propendere per l'olandese, è la scelta più logica. A meno che, nel frattempo, i contatti con il Tottenham
Situazione La questione portieri ieri è stata affrontata dallo stesso Zeman. Avesse voluto «difendere» Stekelenburg dalle voci l'avrebbe fatto, proprio come è successo ad esempio con Bojan. Ed invece non è andata così, anzi. «Il mercato è aperto, può succedere di tutto». L'impressione è che alla fine la Roma possa cedere Stekelenburg per «sistemare» qualche conto, soprattutto nel caso non si riesca a liberarsi di ingaggi pesanti come quelli di Borriello e Perrotta. Del resto, sempre ieri Zeman si è preoccupato molto di più di sottolineare le qualità di Mauro Goicoechea, che dall'Uruguay resta in attesa solo dell'okay per prendere l'aereo e volare a Roma. Lo stesso boemo ha rimarcato come tutte le squadre abbiano tre portieri, alcune anche 4. In realtà, però, nel caso (probabilissimo) in cui arrivi Goicoechea, al 90% partirà uno tra Lobont e Stekelenburg. E quell'uno non è il numero uno romeno.
Questione tattica Ma perché la girandola dei portieri? Goicoechea è considerato da Zeman «adatto» al suo gioco: reattivo, elastico, bravo con i piedi e capace di giocare fuori dalla porta, ai 15-20 metri, praticamente da libero aggiunto. Cosa che fa anche Lobont, di meno Stekelenburg, che la scorsa stagione si lamentò anche per il modulo di Luis Enrique, che lo esponeva troppo all'uno contro uno ed a possibili figuracce. Zeman, rispetto al tecnico spagnolo, è ancora più estremo...