Zeman: «Francesco? Ora corre più di 13 anni fa»

18/07/2012 alle 09:21.

CORSPORT (R. MAIDA) - Una carezza da padre, soave come un gelato strappato alla dieta di Riscone, dopo l’incomprensione di pochi giorni fa. Zdenek Zeman applaude Totti per l’abnegazione e le qualità mostrate nel nuovo (vecchio) ruolo che gli ha assegnato contro il Rapid Vienna: esterno d’attacco, a volte interno di

SODDISFAZIONE - Sembra rinfrancato, Zeman, in vista della tournée americana:  «Le vittorie aiutano sempre, fanno morale. L’importante è non perdere di vista il momento: non è questo il mio calcio. Il mio calcio si fa a ritmi più alti. Siamo indietro, come è normale che sia, e dobbiamo impegnarci per farci trovare pronti quando le partite conteranno» . E’ contento anche dei giovani, da a Romagnoli:  «Sono convinto che possano aspirare tutti e due a giocare titolari nella Roma. Stanno lavorando bene» . Come Bradley, che promuove al debutto:  «Dopo due giorni di lavoro è stato bravo, non era facile. Ha subito mostrato qualità importanti» . La nota stonata è ancora Lamela:  «Ha talento eccezionale» . Pausa:  «Ma deve fare di più»

SGUARDO - La chiusura di Zeman è per Verratti al Psg e per la sparizione del Foggia dal calcio professionistico:  «Su Verratti dico che sono contento sia per il ragazzo sia per il . Con i soldi incassati si potrà costruire una buona squadra. Quanto al Foggia, mi dispiace: siamo già al terzo fallimento in una piazza prestigiosa. Spero che una nuova società possa nascere in fretta»

BATTUTE - Dietro a Zeman scorrono tutti i giocatori, che hanno fretta di tornare a Roma per due giorni di respiro prima del volo per gli Stati Uniti. non commenta le frasi dell’allenatore ( «Una battuta? La faccio domani, giocando a tennis» ), mentre si dice ammirato dalla classe del suo capitano:  «Francesco per noi è il giocatore principale, in qualsiasi posizione giochi. Con lui mi trovo a meraviglia sul campo, sia quando sono a centrocampo che quando vado io ad attaccare. Sono felice se riesco a segnare, come mi è successo qui a Vienna: la mia idea è di crescere e diventare sempre più decisivo per la Roma. Esterno d’attacco? No, in quel ruolo fisso non mi vedo. Preferisco partire da lontano» . Anche Marquinho e Bojan coccolano :  «E’ un giocatore fantastico, di una qualità immensa» . Bojan anche stavolta è andato vicino al gol senza trovarlo:  «Ma queste partite servono proprio a provare, a fare dei test. I gol arriveranno. Non dobbiamo dimenticare che venivamo da un ritiro molto duro e da un viaggio lungo da Riscone a Vienna" (...)