Totti: "No all´anno di transizione" Sabatini si muove tra Piris e Jung

10/07/2012 alle 10:40.

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Chissà come avrà preso le parole di Totti, Walter Sabatini, più che mai concentrato nelle ultime settimane a far assorbire alla piazza il concetto che non sarà un mercato fatto di colpi clamorosi, ma di innesti funzionali al gioco di Zeman.

Il concetto espresso dal capitano giallorosso «Non ci saranno grandi acquisti, ed è con i grandi nomi che si vince, non voglio sia un altro anno di transizione» troppo piacere alla dirigenza non deve aver fatto. Con il numero dieci a fare da eco allo scontento di molti tifosi, il lavoro per rischia di essere più complicato. I nomi da portare nella capitale, d´altra parte, non saranno adesso più autorevoli, continuando il diesse a muoversi su un piano secondario.

Stanno per chiudersi le trattative che porteranno Bradley e Tachtsidis, con la questione dello statunitense legate alla poca voglia di Greco di trasferirsi a Verona. Si vedrà nelle prossime ore. Sul fronte terzini, la Roma sembra dividersi tra due nomi non proprio "roboanti": Piris, del San Paolo e Jung dell´Eintracht di Francoforte. Difficile che la questione si risolva in questa settimana.

Continua intanto il duro ritiro firmato Zeman. Doppia seduta anche ieri, nonostante l´amichevole giocata domenica: solita intensità nel lavoro atletico, con la parte tattica che comincia ad aumentare nella seconda parte dell´allenamento pomeridiano. Provati gli schemi d´attacco, tra infiniti passaggi che partono dal , andando in verticale, con continue sovrapposizioni dei terzini. Comincia a prendere forma il gioco di Zeman, con il tecnico che dovrà plasmare soprattutto Bojan e Lamela, i due che sembrano averlo deluso maggiormente nel primissimo test contro la rappresentativa locale. Giovani di belle speranze, i due dovranno spogliarsi delle proprie convinzioni, e mettersi completamente a disposizione del boemo, con umiltà ed entusiasmo, altrimenti sarà per loro molto difficile assorbire in fretta i dettami del severo mister.