Rizzitelli: «Mattia è l’ideale per Zdenek»

26/07/2012 alle 09:49.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Ventiquattro anni dopo, la storia si è ripetuta: Roma-Juventus 1-0. Nell’estate del 1988 il presidente Dino Viola soffiò Ruggiero Rizzitelli alla Vecchia Signora; luglio 2012, il tandem Baldini-Sabatini, con la benedizione di James Pallotta, supera in velocità (e con classe) la Juventus nella corsa a Mattia Destro. «Vero, le analogie sono tante: Destro come Rizzitelli. E gli auguro di fare più gol di quanti ne ho segnati io con la maglia giallorossa», conferma Rizzi-gol, attualmente in convalescenza dopo essersi

Le piace ?

«Moltissimo. La Roma ha preso il miglior attaccante giovane che c’era in circolazione. Un colpo di valore assoluto».

Perché le piace?

«Perché è il classico attaccante moderno, uno di quelli che non stanno lì fermi ad aspettare il pallone in mezzo all’area ma li trovi in ogni angolo del campo».

Le sue migliori qualità?

«Ha forza, un gran fisico e poi mi sembra un bell’ignorantone...».

Prego?

«Sì, un ignorante nel senso che non ti regala niente, le prende e le dà, non abbassa mai lo sguardo, non arretra di un centimetro. Un po’ come faceva Rizzitelli... Ricordo la partita del Siena contro la Roma: dopo una manciata di minuti saltando mollò una gomitata a Heinze, che non è esattamente un ragazzino alle prime armi. Capito il tipo?».

Qualcuno l’ha paragonato al primo Bobo Vieri.

« non c’entra niente con Vieri. Bobo era piantato, lì davanti, era molto statico; ha tutta un’altra mobilità».


E con un maestro come Zeman non potrà che migliorare.

«Il boemo è l’allenatore ideale per un attaccante bravo, giovane e che ha voglia di lavorare».

Se fosse allenatore, lei dove lo farebbe giocare?

«Per tutto quello che ho detto prima, può giocare in qualsiasi ruolo dell’attacco. Nel tridente di Zeman, comunque, lo impiegherei come attaccante esterno a sinistra».


Fuori , quindi?

«No, centravanti. Francesco oggi può rendere al meglio soltanto in quel ruolo».


Sta nascendo la nuova Roma: che giudizio dà?

«Dal centrocampo in giù mi piace molto; in difesa non mi piace affatto. La Roma ha la necessità assoluta di completare il reparto difensivo: non si deve né dimenticare quanto accaduto nella passata stagione né che ci sono troppi giocatori che, per differenti motivi, oggi non danno le adeguate garanzie».

C’è ancora tempo per migliorare, però.

«Certo. E, sulla base di quanto visto finora, sono fiducioso. Parlo da tifoso, ovviamente». Ovviamente.