GASPORT (M. CECCHINI) - Il «terzo tempo» è andato in scena nei saloni dell'«Empire», uno dei ristoranti più chic di Boston. Dopo la sfida sul campo digerita meglio dai giallorossi (2-1 il finale) Roma e Liverpool si sono confrontate dinanzi a pietanze da atleti.
Decennio Usa La cordata Usa finalmente al completo (c'erano anche DiBenedetto, Ruane e D'Amore), sembra aver rotto gli indugi. Non a caso un paio d'ore prima lo stesso Pallotta aveva sentenziato: «Siamo all'inizio di un decennio, questa è la strada giusta. Vogliamo essere uno dei marchi più importanti al mondo. Nel 2013 andremo in Asia, ma poi torneremo a Boston per far sì che Roma-Liverpool diventi una costante».
Zeman & El Salvador Per farlo occorrerà che la Roma lieviti, e da questo punto di vista la mano di Zeman si vede già, anche se oggi dopo 5 successi in altrettanti match ci sarà l'ennesimo banco di prova rappresentato da El Salvador. Rodgers, tecnico del Liverpool, ha benedetto il boemo. «Mi piace il suo calcio organizzato e votato all'attacco. Le mie idee di calcio somigliano alle sue». Zeman non si scompone, ma si vede che è soddisfatto. «È vero, pensavo peggio. Invece siamo più avanti del previsto. Voi guardate i gol, ma io ho preferito il primo tempo al secondo, perché la squadra è stata più ordinata. Bradley? Ha fatto bene e può esserci utile. Ci manca ancora continuità, ma spero che i risultati ci aiutino a crescere dandoci fiducia». Zeman non fa filosofia. «Io non voglio fare rivoluzioni: faccio calcio da 40 anni e mi piace farlo a modo mio. Se si riesce poi a fare risultati sono contento, ma non è detto che i grandi nomi possano fare una grande squadra. Il Barcellona ha dei campioni che oltre a essere bravi giocano insieme, in una logica di squadra». In ogni caso, il traguardo lo ha rivelato lui stesso alla rivista sociale. «Sono a Roma per provare a vincere. Ho ritrovato la passione di questa città, ma adesso che tutto è diventato realtà, ci si aspetta qualcosa da me. Se poi le cose andranno male mi tireranno le pietre. Totti? Ho sempre detto che è un fuoriclasse e mi aspetto che si comporti di conseguenza. A tutti i ragazzi, comunque, ho chiesto di tenere un comportamento base, le norme vanno rispettate ma devono essere recepite un po' alla volta. Spero succeda presto».
Totti & Usa Titoli di coda con capitan Totti, a cui i giornalisti chiedono se pensi a una fine corsa qui in Usa in stile Beckham. «Per ora non ci penso. Comunque mai dire mai». Impressioni? In futuro sarà un tormentone che ci accompagnerà a lungo. Ieri, intanto, prime visite mediche per Destro, che proseguirà gli esami oggi a Roma.